Gridare il dissenso facendo rumore, perché “la mafia uccide, il silenzio pure”: è quello che intende fare l’associazione Musica contro le mafie della rete di Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie), secondo cui la musica e la diffusione di “buone idee” attraverso di essa possono essere un utilissimo strumento educativo e didattico, capace di fornire e diffondere i primi importanti principi di educazione alla legalità consapevole.
Proprio da questa convinzione nasce il progetto “Musica contro le mafie-100 artisti per il cambiamento”, che attraverso una campagna di crowdfunding lanciata sulle piattaforme Eppela e Nastro Azzurro Crowd si pone come obiettivo la realizzazione di un libro-compilation contenente 100 monografie di altrettanti artisti italiani, senza distinzioni di generi musicali, provenienza e importanza, ma uniti allo stesso modo nella lotta alle mafie.
Il libro, edito da Rubbettino Editore, farà uso della “lettura aumentata”: ogni monografia conterrà, oltre a una breve biografia dell’artista scritta di suo pugno, un QR code con un brano tematico del repertorio dell’artista e un QR code con un contributo audio/video originale dell’artista per scuotere dall’indifferenza, dall’apatia e dalla rassegnazione. Attraverso lo smartphone e l’applicazione “Musica contro le mafie” sarà possibile, quindi, “leggere” i QR code e ascoltare la canzone e il messaggio dell’artista, mentre la condivisione delle canzoni su Twitter e Facebook durante il loro ascolto permetterà di sfruttare il potenziale dei social network per la promozione del progetto, che avverrà anche grazie all’organizzazione di un tour insieme a tutti gli artisti. Marlene Kuntz, Eugenio Finardi, Sergio Cammariere, Fiorella Mannoia, Paolo Rossi, Simone Cristicchi, Paolo Rossi, Samuel, Paolo Belli, Teresa De Sio, Bandabardò, Sud Sound System, Roy Paci, Brunori Sas, i Nomadi, Mario Venuti, Frankie Hi Nrg, Modena City Ramblers: sono solo alcuni dei nomi degli artisti coinvolti nelle precedenti edizioni del progetto editoriale.
Mentre i fondi raccolti mediante la piattaforma Eppela saranno utilizzati per la realizzazione del volume e dell’app ad esso collegata, i proventi della vendita di questo verranno impiegati nell’allestimento di laboratori musicali e sale prova per giovani a rischio in luoghi selezionati con l’aiuto di Libera Settore Formazione, e in particolare nell’acquisto di strumenti musicali e altre attrezzature. L’obiettivo è quello di inserire i giovani che vivono in situazioni di disagio sociale, per i quali la musica è un’alternativa importantissima, all’interno di contesti di legalità e di condivisione culturale.
Una pubblicazione innovativa e socialmente utile quindi, che si serve della musica, mezzo universale di espressione e di comunicazione, per promuovere la cultura della responsabilità e della cittadinanza attiva.
«La mafia è sempre insidiosa, è sibillina, tagliente e approfitta di ogni occasione per mandare i suoi messaggi che sono soprattutto di natura culturale», spiega il presidente dell’associazione Gennaro De Rosa. «Ed è per questo che con Musica contro le mafie cerchiamo, attraverso la musica e musicisti di diffondere buone idee e buone prassi al fine di diffondere un modello culturale da contrapporre a quello mafioso. La lotta alle mafie ha fatto un lungo percorso, importante ed efficace nel nostro Paese ma la vera rivoluzione è quella che deve avvenire nelle nostre coscienze, capendo che siamo corresponsabili di tutto ciò che ci accade intorno».
La raccolta fondi, che si pone come obiettivo 10.000 euro e che sarà attiva sul portale Eppela fino al 28 ottobre, prevede numerose ricompense per coloro che parteciperanno con delle donazioni, tra cui una copia del volume, gadget vari legati al progetto, l’ingresso gratuito al concerto finale di Musica contro le mafie del 16 dicembre 2017 con accesso al backstage, la possibilità di diventare soci dell’associazione, ricevendone la tessera, e l’applicazione di una targhetta col nome del donatore sullo strumento acquistato grazie al suo contributo.
Oltre che con il progetto editoriale, l’associazione Musica contro le mafie è attiva sul fronte della pedadogia antimafia attraverso numerose altre iniziative, che vanno dalla promozione di progetti di sensibilizzazione nelle scuole di tutta Italia con il supporto del Miur alla realizzazione del documentario “L’Alternativa” prodotto da Mkrecords. E’ giunto, inoltre, all’ottava edizione il Premio Musica contro le mafie, un contest musicale aperto ad artisti emergenti con partner Casa Sanremo, Primo Maggio Roma, Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato, Club Tenco, Legambiente, Avviso Pubblico e Libera.
di Federica Drago