3 maggio 1979 – Margaret Thatcher viene nominata Primo Ministro del Regno Unito, è la prima donna del suo Paese a ricoprire una carica così importante. Non solo: di fatto domina la scena politica britannica per ben tre mandati consecutivi, fino al 1990, acquisendo un ruolo di prim’ordine anche nel contesto internazionale. Non a caso, gli anni ’80 del ‘900 vengono definiti ancora oggi gli anni del Thatcherismo.
Soprannominata “Lady di ferro” proprio per via della sua politica inflessibile, nel corso degli 11 anni al potere rivoluziona il suo Paese a cominciare proprio dal suo partito di appartenenza, quello conservatore. Chiamata a risolvere una crisi economica interna, prende delle decisioni impopolari tra cui l’innalzamento delle tasse, la privatizzazione di industrie pubbliche, la riduzione del potere sindacale.
Soprattutto aumentando la tassazione proprio quando il Regno Unito è di fatto in massima recessione, Margaret Thatcher non fa che anticipare le attuali politiche europee di austerity, con lo scopo – nel caso della Thatcher – di passare per un periodo di grande sofferenza economica quasi obbligato, in modo da raggiungere un benessere futuro durevole.
Le politiche della Lady di ferro facevano discutere allora – tra sostenitori e contrari – e continuano a dividere oggi, tornando di grande attualità per l’attuale scenario europeo.