Il capo di Stato, Sergio Mattarella, ha conferito trenta onorificenze al merito civile, a coloro che si sono distinti nell’impegno per la solidarietà, l’inclusione sociale, la cultura e il soccorso. I protagonisti di queste storie di eroismo di vita quotidiana sono stati scelti come esempi di coraggio e altruismo. Trenta italiani e italiane che da oggi porteranno l’onorificenza al merito della Repubblica Italiana, scelti per il loro impegno nell’aiutare gli altri e ad affrontare sacrifici, migliorando la vita di molte persone poco fortunate.
Ecco chi sono i nuovi eroi civili:
Giovanni Coletti: premiato per il contributo alla costruzione di “Casa Sebastiano”, struttura per la riabilitazione e la residenzialità delle persone con autismo;
Greta Sole De Todaro: prima clown terapeuta italiana in sedia a rotelle. Ha incontrato in prima persona i clown terapisti e ha deciso di ricambiare donando se stessa agli altri;
Virginia Di Carlo: 25 anni, è affetta da tetraparesi spastica dalla nascita e insegna danza ai ragazzi con sindrome di down. Le è stata conferita l’onorificenza per aver dato in prima persona la testimonianza che lo sport e la passione aiutano a sorpassare i limiti dovuti dalla disabilità;
Giuseppe Dolfini e Silvia Terranera: rispettivamente di 88 e 70 anni, sono i fondatori di “Casa Betania”, che accoglie dal 1993 mamme con figli, bambini soli fino agli otto anni e alcuni più piccoli con disabilità;
Gaetano Fuso: 41 anni, onorato per la determinazione e la forza d’animo con cui ha portato a compimento il progetto “La terrazza – Tutti al mare” per i malati di SLA come lui, che ne è affetto da cinque anni, e di altre patologie neurodegenerative.
E ancora, non per ordine di merito:
Christine Janssen, 61 anni, per aver contribuito alla creazione di un parco giochi completamente accessibile ai bambini con disabilità nel Giardino Petrarca di Bolzano;
Maria Antonietta Salvucci: 82 anni, pensionata ed ex insegnante ha donato la sua villa in collina alla Fondazione Opera Diocesana Firenze Onlus, che ne ha fatto una fattoria per quindici ragazzi con disabilità intellettiva grave (ODA Farm Community);
Gessica Notaro: 28 anni, sfregiata con l’acido dal suo ex fidanzato per cancellare la bellezza del suo viso.
Altre medaglie sono state consegnate alle due poliziotte, Francesca Romana Capaldo e Roberta Rizzo, che hanno inseguito e catturato la banda del congolese Guerlin Butungu, che sulle spiagge di Rimini stuprava turiste e trans.
Un’altra donna eroina è stata Teresa Di Francesco, 43 anni, unica donna del Team Usar (Urban Search and Rescue) dei Vigili del fuoco, una squadra specializzata nei salvataggi sotto le macerie. La donna è entrata in azione sia a Rigopiano, sia a Casamicciola dove ha tenuto in vita i due fratellini Ciro e Mattias, salvati poi dalle macerie. Anche Giuseppe Bove, 56 anni, vigile del fuoco, ha operato a Casamicciola salvando un bambino di 11 anni dalle macerie, e per questo è stato premiato.
Altre persone premiate per il loro impegno sociale sono state: Barbara Burioli, 48 anni, e Rocco De Lucia, 50 anni, che da anni si prendono cura di un dipendente malato della loro fabbrica; Ilaria Bidini, 32 anni, vittima di cyber bullismo che è riuscita a combattere il suo disagio; Claudio Dutto, 63 anni, operante, con il suo studio dentistico rivolto ai bambini, da diversi anni in Kenya; Umberta “Bettina” Basso, 77 anni, per la sua opera trentennale di testimonianza e sensibilizzazione sul valore della prevenzione nella cura dei tumori femminili.
E ancora: insegnanti, come Annamaria Berenzi, 52 anni, premiata per la sua professionalità e sensibilità nell’insegnare agli studenti con tumori o con problemi neuropsichiatrici; o come Maria Rita Pitoni e Maria Vincenza Bussi, ricompensate per continuare a portare i ragazzi colpiti dal terremoto di Amatrice dell’agosto 2016, a scuola ogni giorno.
Eroi civili sono considerati anche: don Ettore Cannalera, a cui è stato riconosciuta la sua preziosa opera per il sostegno a persone in condizioni di marginalità, in particolare ragazzi coinvolti in percorsi di reinserimento sociale; don Paolo Felice Giovanni Stefano, parroco a Gorizia di un territorio dove convivono 72 etnie differenti; Riccardo Capeccia, 45 anni, che ha avuto la prontezza e il coraggio di fermare un tir in corsa a causa di un malore del conducente; Daniela De Giovanni, 65 anni, per il suo impegno dedicato alla cura e all’assistenza delle vittime da amianto; Mariagrazia La Selva, 42 anni, per la sua opera di assistenza e ascolto alle donne vittime di violenza e discriminazione nel territorio molisano; Delio Morandi, 79 anni, residente in Germania, che da anni si occupa del sostegno all’integrazione della comunità di italiani.
Infine, sono stati riconosciuti i meriti a: Patrizia Palanca, 64 anni, per la sua dedizione all’integrazione della comunità scolastica marchigiana a seguito del terremoto dell’ottobre 2016; Luigi Panata, 68 anni, per l’opera di volontaria di soccorso medico in Burkina Faso, in cui cura missioni per rispondere alle necessità primarie della popolazione; Emanuela Sabatini, 41 anni, per il contributo a favore dell’alfabetizzazione femminile e del contrasto al fenomeno delle spose bambine in India.