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Il Mibact a caccia della Capitale italiana della cultura 2020

AAA cercasi Capitale italiana della cultura 2020.

C’è tempo fino al 31 maggio alle 12 per partecipare alla chiamata del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e sottoporre la candidatura della propria città all’ambito titolo di Capitale italiana della cultura. Il bando è stato pubblicato in questi giorni sul sito istituzionale del Ministerodopo il successo delle edizioni precedenti. Ricordiamo, infatti, che nel 2016 a ricoprire questo “incarico” è stata Mantova, mentre quest’anno sarà la volta di Pistoia che sarà poi seguita nel 2018 da Palermo. Avendo l’Italia nel 2019 già la Capitale europea della cultura – la splendida Matera – si passa dunque direttamente al 2020. La manifestazione di interesse, sottoscritta dal sindaco, dovrà riportare tutti i dati richiesti dalle linee guida allegate al bando.    

«Si apre un’altra sfida appassionante», evidenzia il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, «per divenire nel 2020 la prossima Capitale italiana della cultura. Le comunità sono così chiamate a sviluppare una visione di sé capace di far leva sul proprio patrimonio culturale, creativo e paesaggistico per promuovere una crescita sostenibile del territorio. Una competizione virtuosa che ha già coinvolto decine di città stimolando idee e progettualità».

Ricordiamo che il conferimento del titolo di Capitale italiana della cultura, in linea con l’Azione UE “Capitale Europea della Cultura 2007-2019”, si propone diversi obiettivi: il miglioramento dell’offerta culturale, crescita della inclusione sociale e superamento del cultural divide; il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica; l’incremento dell’attrattività turistica; l’utilizzo delle nuove tecnologie; la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi; il conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale.

Dopo l’invio della prima manifestazione di interesse, le città candidate dovranno produrre entro il 15 settembre un dossier contenente: la descrizione del programma delle attività culturali previste, della durata di un anno; la struttura incaricata dell’elaborazione e promozione del progetto, della sua attuazione e del monitoraggio dei risultati, con l’individuazione di un’apposita figura responsabile; una valutazione di sostenibilità economico-finanziaria; gli obiettivi perseguiti, in termini qualitativi e quantitativi e gli indicatori che verranno utilizzati per la misurazione del loro conseguimento. 

Sarà poi una giuria – composta sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, di cui tre designati dal Ministro, tre designati dalla Conferenza Unificata Stato, Regioni e Province autonome e uno d’intesa tra il Ministro e la Conferenza Unificata, che svolga la funzione di presidente – a valutare le proposte e a individuare la città che meglio possa ricoprire l’ambizioso ruolo di capitale della cultura.

Per maggiori informazioni invitiamo a consultare il bando e le relative linee guida.

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Redazione