Disco verde, a maggioranza qualificata, del Consiglio dei ministri interni della Ue, al documento di ricollocazione dei 120 mila migranti presentato dalla presidenza dell’Unione. L’unanimità non è stata raggiunta a causa del voto contrario espresso dai paesi dell’Est, Romania, Repubblica ceca, Slovacchia e Ungheria, mentre ad astenersi è stata la sola Finlandia.
I ministri dell’Interno dei Ventotto si sono riuniti a Bruxelles per tentare di risolvere il braccio di ferro su come ricollocare 120mila rifugiati provenienti da Italia e Grecia. E’ stato deciso che verranno redistribuiti fra i Ventotto. I 54mila inizialmente destinati al ricollocamento dall’Ungheria saranno riassegnati, secondo criteri proporzionali, ai due Paesi del Mediterraneo.
Intanto ad allarmare l’Europa sono i dati dell’Ocse, secondo cui nel 2015 i rifugiati raggiungeranno il milione. «L’Europa raggiungerà nel 2015 un livello senza precedenti di richiedenti asilo e rifugiati, salendo fino a un milione di procedure d’asilo», si legge in un documento sulle prospettive migratorie presentato a Parigi. «I dirigenti europei non possono permettersi di avere paura», ha commentato il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria. «La crisi dei rifugiati non è una di quelle crisi su cui si può fare finta di niente. L’attuale crisi umanitaria è senza precedenti. I costi umani sono spaventosi e inaccettabili».
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