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Milano apre le porte di Palazzo Marino a cittadini e turisti

Fino al 30 settembre a Milano riparte l’iniziativa “Palazzo Museo”: porte aperte, gratis, alle visite a Palazzo Marino per cittadini e turisti.

Dal 2010 le visite alla sede del Comune di Milano, Palazzo Marino per l’appunto, sono sempre aumentate passando da 2mila visitatori nel 2010 per arrivare lo scorso anno, in concomitanza con Expo, a più di 11mila.

La costruzione del Palazzo iniziò nel 1558 ad opera dell’architetto Galeazzo Alessi su commissione del commerciante Tommaso Marino che doveva la sua fortuna al commercio e ne volle fare la sua prestigiosa abitazione. I lavori vennero tuttavia sospesi nel 1570, per poi essere ripresi in seguito e finalmente terminati alla fine del XIX secolo. Dal 1861, con l’Unità d’Italia, Palazzo Marino è sede dell’amministrazione comunale della città di Milano.

La novità per quest’anno consiste nell’apertura dello storico ingresso principale, che si affaccia su Piazza della Scala, allo scopo di garantire l’accesso anche alle persone affette da disabilità motoria.

Numerose le sale a disposizione del pubblico, con visite guidate gratuite (prenotabili qui) e con l’aiuto di un’audioguida in nove lingue.

Nello specifico, si potranno ammirare:

  • Sala delle Tempere, con tele seicentesche;
  • Sala degli Arazzi, con arazzi risalenti al XV/XVI secolo;
  • Sala della Trinità, con affreschi;
  • Sala della Resurrezione, con affreschi sulla vita di Cristo;
  • Sala Alessi, dal nome del progettista, con affreschi;
  • Sala dell’Urbanistica, con copie di stampe ottocentesche;
  • Sala Gialla, che prende il nome dal colore del damasco che ricopre le pareti;
  • Sala Marra o Verde che risulta essere la più famosa perché nel 1953 vi si celebrò il primo matrimonio civile in Milano;
  • Sala del Consiglio comunale, ove si tengono le riunioni consiliari e che ospita la mostra fotografica “Palazzo Marino incontra Villa Litta”;
  • Il Cortile d’Onore, che è ancora quello del VI secolo perché rimasto intatto durante i bombardamenti alla città della seconda guerra mondiale;
  • Il loggiato cui si arriva dopo aver salito lo Scalone d’Onore, fatto realizzare da Luca Beltrami e dove sono posti i busti degli ex sindaci di Milano deceduti;
  • Sala dell’Orologio, in cui si possono ammirare quattordici tele del Seicento.

L’iniziativa ha visto la collaborazione di Banca Popolare di Milano che ha contribuito alla cura della mostra fotografica, alle illuminazioni speciali e ad altri aspetti organizzativi.

Published by
Patrizia Abello