Chi sarà il migliore insegnante d’Italia? La scelta non sarà facile dal momento che tra i papabili vincitori ci sono quasi 11 mila docenti. La selezione è stata lanciata a maggio dal Miur (leggi l’articolo) che, riprendendo una competizione già nota e affermata a livello mondiale, il Global Teacher Prize meglio conosciuto come il Nobel dei docenti, ha deciso di lanciare la versione italiana del premio dando via all’Italian Teacher Prize. Nonostante la scelta di utilizzare un titolo inglese per il premio, la competizione è tutta interna alla scuola italiana, dal momento che il Ministero è a caccia del miglior insegnante del Paese. Che sia una maestra delle scuole elementari o un insegnante delle superiori poco importa, ciò che è davvero fondamentale è che il docente riscuota un successo unanime tra studenti, colleghi e famiglie, per l’innovazione nella didattica, per la propensione all’ascolto, per i risultati conseguiti dalle sue classi o molto altro ancora.
Le candidature, spontanee o su segnalazione, si sono aperte ufficialmente il primo luglio 2016 e sono state chiuse lo scorso 1° ottobre 2016. Nell’arco di tre mesi sono 10.800 circa le candidature raccolte dai sistemi informatici del Miur, di cui 7.426 docenti sono stati proposti dai propri alunni, dalle famiglie o da persone che fanno parte della loro comunità scolastica, mentre i rimanenti 3.372 si sono autocandidati.
All’analisi delle proposte, ecco l’identikit che ne emerge: donna, docente di scuola superiore, spesso impegnata a operare in aree a rischio o a insegnare ad alunni diversamente abili. Nella maggior parte dei casi (67%), infatti, si tratta di donne. È la Campania la regione con il maggior numero di candidature (12,3%), seguita dalla Lombardia (12,1%), dal Lazio (11,8%) e dalla Puglia (10,4%). Il 43% dei candidati lavora in aree a rischio, il 35% insegna ad alunni con disabilità, il 32% opera in scuole di aree socio-economiche disagiate e il 20% in scuole di aree interne. La fascia d’età 50-59 è quella più rappresentata (38%), seguita immediatamente da quella 40-49 (37%). Oltre la metà dei candidati (53%) insegna in scuole secondarie di II grado, il 24% nella scuola dell’infanzia e primaria e il 23% in scuole medie.
Una commissione tecnica del Ministero vaglierà le candidature individuando i primi 50 docenti che dovranno produrre un elaborato. I vincitori saranno decretati nel mese di dicembre.
Una giuria composta dalla presidente della Rai Monica Maggioni, dallo scrittore e insegnante Eraldo Affinati, dallo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio, dal professore e presidente onorario di Libera Nando Dalla Chiesa, e dall’attrice Cristiana Capotondi, individuerà i 5 finalisti. Al primo finalista andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati.