La decisione è stata presa e si tratta di un importante passo avanti quanto a mobilità sostenibile: il Comune e l’azienda dei trasporti di Milano hanno comunicato che non acquisteranno più vetture alimentate con il diesel, così da arrivare al 2030 a un complesso di trasporti Atm costituito esclusivamente da autobus elettrici.
Il capoluogo lombardo punta dunque sempre più a una Milano a emissioni zero, sulla scia anche di una campagna virale partita da Twitter con l’hashtag #addiodiesel.
La decisone di Atm è stata comunicata nel corso di un incontro tra il sindaco di Milano Beppe Sala, il presidente di Atm Luca Bianchi e il direttore generale Arrigo Giana. Un vertice in cui è stato spiegato il piano “fossil free” che si traduce non solo nel non acquistare più autobus alimentati con il diesel, ma anche nel lavorare in maniera decisa sulle caldaie che a Milano rappresentano un problema che, secondo lo stesso sindaco, va affrontato con una certa urgenza.
Se è vero che in merito al discorso legato agli impianti di riscaldamento il problema non è risolvibile nell’arco del breve periodo, è altrettanto logico che cominciare a lavorare sul lungo termine sia il modo migliore per dare a Milano una forma più vivibile, all’insegna della sostenibilità ambientale. Proprio per questo è importante che sia stata annunciata una data – il 2030 – come obiettivo perseguibile di anno in anno.
Già la decisione di non acquistare più bus che funzionano con il diesel è però un intervento immediato importantissimo perché sottolinea la volontà di compiere azioni di salvaguardia per l’ambiente a partire subito e senza inutili sperperi di tempo.
Non a caso Milano è l’unica città italiana che ha deciso di cooperare insieme alle altre metropoli del mondo nell’ambito del network C40, che adotta politiche comuni per la lotta contro l’inquinamento.