Millecinquecento chilometri di piste ciclabili da Venezia a Torino, da Verona a Firenze, da Caposele, in provincia di Avellino fino ad arrivare a Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, potranno essere percorsi in bicicletta già dal 2018. Ciò grazie alla nascita del sistema delle ciclovie turistiche nazionali.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini e i rappresentanti delle otto Regioni coinvolte, ossia Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Basilicata e Puglia, hanno firmato tre protocolli d’intesa per la progettazione e la realizzazione delle prime ciclovie turistiche nazionali previste dalla legge di Stabilità 2016. L’intento principale è quello di promuovere la mobilità sostenibile e la salvaguardia dell’ambiente.
Andando nello specifico, tali accordi interessano la realizzazione della Ciclovia VenTo da Venezia a Torino, la Ciclovia del Sole da Verona a Firenze e la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese da Caposele a Santa Maria di Leuca e poi quella del Grab- Grande Raccordo anulare delle bici di Roma, sul cui protocollo di intesa Mit e Mibact stanno lavorando con il Comune di Roma.
Come ha dichiarato il ministro Delrio: «Per la prima volta si riconosce alle ciclovie turistiche la valenza di infrastrutture nella pianificazione nazionale del Ministero nell’ambito delle politiche di mobilità sostenibile e interconnessa. Si inseriscono in una strategia più ampia del Ministero per la ciclabilità, che prevede una Rete Ciclabile Nazionale partendo dalle dorsali di Eurovelo, su cui si innestano reti regionali, intermodalità e ciclostazioni, e azioni per la ciclabilità urbana e la sicurezza».
I protocolli d’intesa danno, dunque, il via al percorso amministrativo dei prossimi mesi di Ministeri e Regioni per l’attuazione delle opere, i cui lavori inizieranno nel 2017 per concludersi poi nel 2018.