Dovrebbero essere le donne più belle del mondo e rappresentare un modello per tutte le ragazze e le donne alle prese con il lato più fashion di se stesse. Eppure troppo spesso le top model che calcano le passerelle di tutto il mondo sono poco più che scheletri, senza curve, senza armonia delle forme. Altissime e magrissime, sembra quasi che le loro gambe da fenicottero possano spezzarsi ad ogni passo che fanno dall’alto dei loro tacchi vertiginosi.
Belle? Forse per qualcuno. Pericolose? Sì, in particolar modo per le adolescenti, alle prese con il loro corpo in trasformazione e più di altri a rischio anoressia. Perché parliamoci chiaro, molte di quelle donne così magre, quasi trasparenti come i vestiti che indossano, non sono magre e basta. Non hanno un buon metabolismo e basta. Sono anoressiche, quindi malate. E far sì che proprio loro rappresentino la bellezza della donna è scorretto, irreale e soprattutto pericoloso, appunto.
Se ne parla da anni ormai, e anche se da tempo le “curvy” sono state rivalutate e fanno bella mostra di sé su passerelle e copertine, l’alta moda resta quasi esclusivo appannaggio delle magrissime.
A dire basta ci ha pensato la Francia dove nei giorni scorsi è entrata in vigore la legge che vieta le sfilate alle modelle scheletriche. Si tratta di una norma promossa dal governo socialista del presidente Francois Hollande, nell’ambito della lotta all’anoressia.
Ma cosa impone la nuova legge? Prima di poter firmare un contratto, le modelle dovranno presentare un certificato medico che attesti il loro stato di salute con particolare riguardo al loro BMI, l’indice di massa corporea, che è dato dal rapporto tra altezza e peso. Se sarà troppo basso (il limite non è stato stabilito per legge, su pressione dell’industria della moda), ossia sancirà che la ragazza non è magra ma anoressica, la top model non potrà lavorare. Giro di vite anche sulle foto. Quelle ritoccate digitalmente dovranno essere espressamente etichettate, in modo che si capisca che l’immagine di una modella è stata manipolata. Infine a rischiare grosso solo le agenzie, per le quali si prevedono multe fino a 75mila euro e 6 mesi di prigione se impiegheranno persone sotto gli standard.
I disturbi del comportamento alimentare riguardano circa 600mila giovani in Francia (di cui 40mila anoressici) e rappresentano la seconda causa di mortalità fra i 15 e i 24 anni, dopo gli incidenti stradali. Per questo il governo francese ha deciso di seguire il buon esempio di altri Paesi, tra cui la Spagna. Madrid è stata, infatti, la prima capitale europea ad adottare misure ad hoc vietando, a settembre del 2006, alle modelle con indice di massa corporea inferiore a 18 di sfilare alla ‘Pasarela Cibeles’, il più grande appuntamento della moda madrilena.