26 dicembre 1982 – Per la prima volta nella storia del prestigioso news magazine settimanale statunitense, il Time, l’uomo dell’anno tanto uomo non è. La copertina è dedicata infatti al computer. Dunque niente sguardi, ritratti di grandi uomoni o donne ma chip, processore, tastiera, monitor.
Il Time si rivela profetico in effetti perché tanta materia grigia racchiusa in una macchina segnerà la fine di un’era, quella meccanica, per cedere il passo a quella informatica.
Preveggenza? Intuizione? In fondo quando il settimanale americano elegge il suo “man of the year” mancano solo due anni al 1984 predetto da George Orwell in cui l’uomo perde le sue fattezze umane per divenire un codice.