21 gennaio 1950 – A Londra muore uno degli scrittori più importanti del ‘900, Eric Arthur Blair, meglio conosciuto come George Orwell.
È anche un giornalista, opinionista, intellettuale capace di interpretare e descrivere bene non solo la sua epoca, ma anche le successive. Le sue opere più famose sono state scritte negli anni ’40: “La fattoria degli animali” e “1984“.
Nel primo romanzo Orwell usa la favola come stratagemma narrativo per ridicolizzare il comunismo dell’Unione Sovietica. Attraverso la metafora degli animali che si ribellano a un padrone umano dispotico, Orwell mette in guardia dai pericoli della rivoluzione quando essa, anziché apportare reali benefici, diventa una nuova tirannia.
Nell’opera “1984” George Orwell si rivela uno “scrittore profeta“: descrive e attacca i meccanismi totalitari di controllo del pensiero, parlando ampiamente dei pericoli causati dall’assenza di pensiero critico nell’essere umano.