11 agosto 1957 – Muore Rudolf Weigl, biologo polacco al quale il mondo della scienza medica deve molto. È lui infatti a sintetizzare il primo efficace vaccino contro il tifo esantematico (conosciuto anche come tifo epidemico, tifo dei pidocchi e tifo europeo), seguendo le intuizioni dello studioso francese Charles Jules Henri Nicolle. Si tratta di una malattia infettiva che prolifera in particolare nei luoghi di scarsa igiene e fa presto a divenire epidemia in concomitanza di guerre, carestie e disastri naturali.
La malattia si trasmette da uomo a uomo e il germe responsabile è la Rickettsia prowazekii, trasmessa da un pidocchio. Una volta che questo ha succhiato il sangue di una persona infetta, il microrganismo passa dallo stomaco alle feci dell’insetto. Se il pidocchio deposita le feci su un individuo sano, la Rickettsia prowazekii può contagiare l’individuo insinuandosi attraverso anche piccole lesioni della cute. Tra i sintomi, quello più caratteristico è la comparsa di eruzioni cutanee, petecchie, per questa ragione il nome della patologia è tifo esantematico, proprio a voler indicare la comparsa di questi esantemi.
Quando Rudolf Weigl scopre il primo vaccino per la malattia si tratta di una grande conquista scientifica: poco più di un decennio prima, infatti, il tifo esantematico aveva fatto una vera e propria strage in occasione della Seconda guerra mondiale e in modo particolare nei campi di concentramento nazisti, dove le condizioni di vita erano disumane.