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Napoli in braille, la bellezza è anche tatto

«Vedi Napoli e poi muori» è una frase che scrisse Goethe nel suo “Viaggio in Italia” e successivamente ribadita da un film di Riccardo Freda del 1951. Naturalmente, l’invito è quello di regalare agli occhi la meraviglia di una città sorprendente, scrigno di stupori. Ma per chi non vede? Ci ha pensato l’arte di Paolo Puddu che ha trasferito la meraviglia dalla vista al tatto. La sua opera, “Follow the Shape”, ha vinto la 5^ edizione del concorso “Un’opera per il castello”, a cura di Angela Tecce con Claudia Borrelli, il cui tema era “Uno sguardo altrove – Relazioni e incontri”. Consiste nella realizzazione di un corrimano che percorre tutta la piazza d’Armi e reca su di esso la bellezza in codice braille raccontata dai più grandi scrittori, da Stendhal al contemporaneo Erri De Luca, fino a Matilde Serao. Perché, se è vero che la vista è un bene prezioso, le parole dei giganti della letteratura sono in fondo immagini nitidissime di bellezza.

 

 

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Redazione