31 dicembre 1895 – Nasce a Kingston Amy Jacques Garvery, giornalista ed editrice giamaicana considerata una delle più importanti voci femminili nel panormama dei diritti degli afroamericani negli Stati Uniti. La sua importante battaglia comincia a New York nel 1917, dove lavora nella redazione del settimanale “Negro World” di Harlem.
Ne sposa l’editore, il Pan-africanista nonché presidente generale dell’Unia-Acl, Macus Garvey e le sue pubblicazioni acquisiscono man a mano una certa importanza. Diviene presto la portavoce dei diritti delle persone di colore negli U.S.A e cura una rubrica che sceglie di battezzare con il nome “Our Women and What They Think” (Le nostre donne e che cosa pensano) e durante gli anni venti cura la pubblicazione dei volumi Philosophy & Opinions of Marcus Garvey.
Amy Jacques Garvey, in seguito al decesso del marito nel 1940, è coeditrice di “African” e seguita a battersi per i diritti della sua gente attraverso la scittura di numerosi articoli e interventi.
Non smette praticamente mai di scrivere e, prima di morire nel 1963, lascia in eredità al mondo preziosi libri, documenti e opere fra cui ricordiamo “Garvey and Garveyism”, “ Black Power in America: The Power of the Human Spirit” e “Philosophy and Opinions of Marcus Garvey”, scritto a quattro mani con E.U. Essien-Udom, altro importante personaggio impegnato nella lotta dei diritti dei neri d’America.
Si spegne il 25 luglio del 1973, in Giamaica, nella sua città d’origine, Kingston.