24 giugno 1911 – A Rojas, in Argentina, nasce Ernesto Sabato, scrittore e coscienza critica di un Paese fondamentalmente in ginocchio, sprofondato nel caos economico, politico e sociale e piagato dalla dittatura di Videla (1976-1983).
I suoi contributi letterari sono imprescindibili, con opere di spessore quali “Il Tunnel” e “Sopra eroi e tombe”, nel quale si scaglia apertamente contro ogni assolutismo e violazione dei diritti umani. Ernesto Sabato non passa però alla storia per essere stato semplicemente un grande narratore, quanto piuttosto per aver assunto la guida della CONADEP (Commissione Nazionale sulla Sparizione di Persone) a seguito della dittatura che produce il “Nunca Más” (“Mai più”), il rapporto del settembre 1984 con il quale si inizia a far luce sulla morte, le torture, i soprusi, toccati in sorte ai desaparecidos per volontà del sanguinario Videla e dei suoi seguaci.