5 agosto 1735 – Negli Stati Uniti nasce il concetto di “libertà di stampa“, un diritto che successivamente viene sancito anche nella Costituzione.
Tutto ruota intorno a una sentenza emanata nell’estate del 1735 e relativa al caso “Zenger / governatore coloniale di New York“. La vicenda inizia quando il governatore Cosby, all’indomani della pubblicazione sul periodico New York Weekly di una serie di pezzi satirici che lo vedono protagonista, chiede all’editore John Peter Zenger di fare il nome dell’autore dei pezzi. Al suo rifiuto, l’editore finisce in carcere, ma tiene duro e mantiene il massimo riserbo sul suo collaboratore, fino a quando il suo avvocato difensore Andrew Hamilton convince la giuria argomentando che pubblicare la “verità” non costituisce un atto di sedizione (cosa contrastante con la legislazione britannica di allora).
I dodici giurati, infatti, assolvono Zenger e sanciscono il diritto di critica da parte della stampa.
Questo fu solo l’inizio di un lungo e difficile percorso che purtroppo vede ancora oggi la libertà di stampa negata in moltissimi Paesi del mondo.