25 dicembre 1961 – A Bogotà nasce Íngrid Betancourt, militante della difesa dei diritti umani è considerata il simbolo della lotta alla corruzione e al narcotraffico in Colombia.
Nel 1998 viene eletta senatrice e le sue battaglie si fanno sempre più accese al punto da subire minacce e attentati. A queste provocazione reagisce, nel 2001, pubblicando un libro dal titolo «Forse mi uccideranno domani», tradotto nelle più importanti lingue del mondo
L’anno successivo la Betancourt fonda il partito «Ossigeno Verde» e si candida alle presidenziali di maggio. Ma prima del voto, viene rapita dalla guerriglia delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e liberata dalla prigionia il 2 luglio 2008, più di 6 anni dopo la data del sequestro attraverso un blitz insieme ad altri ostaggi.