Camminatori d’Italia, amanti delle lunghe passeggiate in montagna, in pianura, in collina, su strade asfaltate, su qualunque selciato in cui sia possibile lasciare il segno delle vostre orme, l’Atlante dei Cammini è nato per voi.
Il nuovo portale è infatti online sul sito del ministero dei Beni culturali, un progetto nato per incoraggiare il turismo lento – in barba alla frenesia di coloro che volendo vedere tutto in realtà godono di ben poco – e in particolare porre alla vostra attenzione tutti quegli itinerari poco conosciuti ma di abbacinante meraviglia.
Dunque, zaino in spalla – leggero, mi raccomando – e pronti a partire. L’Atlante dei Cammini vi piacerà per svariate ragioni: possibilità di conoscere meraviglie paesaggistiche poco note, mappe dettagliate con tanto di indicazioni su distanze, segnaletiche, snodi.
Il ministero dei Beni culturali lavora all’Atlante dei Cammini dal 2016, anno che ha dedicato peraltro agli stessi Cammini, ed ha francamente fatto centro variegando l’offerta il più possibile, tra itinerari paesaggistici, culturali, religiosi, storici, e spesso tutte queste cose contenute assieme.
Insomma, c’è tutto. Tanto più che per entrare nell’Atlante dei Cammini, gli enti locali hanno dovuto faticare non poco. Pensate che delle 113 proposte presentate, solo 41 al momento hanno superato la prova. Scelte pensate, riflettute a lungo, il tutto non per fare dispetto a chi ha presentato domanda ma per puntare su requisiti di qualità e – giusto così – invitare gli amanti delle lunghe passeggiate a conoscere perle nascoste.
Così nel portale troviamo percorsi dedicati ai santi (San Francesco e San Benedetto fra tutti), un altro incentrato sul sommo poeta, Dante Alighieri, che ripercorre i luoghi in cui scrisse la Divina Commedia e visse il triste esilio. Particolarmente interessante lo spazio dedicato ai briganti, con la possibilità di ripercorrerne gli stessi sentieri a cominciare dallo splendido spaccato che attraversa l’Aspromonte. Poi il sentiero della Pace che vi darà modo di scoprire o riscoprire i luoghi della Prima guerra mondiale, forse troppo spesso dimenticata.
Naturalmente non mancheranno i Cammini più “classici”, come la famosa via Appia o la via Francigena; in ogni caso tutti potranno essere percorsi a piedi, altri a cavallo o in bicicletta, con la possibilità di incontrare lungo il cammino punti di ristoro, strutture alberghiere, spazi dedicati all’artigianato dei borghi, all’enogastronomia e, insomma, alla conoscenza dei territori che si stanno visitando.
Ingredienti mescolati sapientemente per regalare, come sottolinea il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, «qualcosa di più di una semplice vacanza, ovvero un’esperienza per i visitatori che amano immergersi in quel patrimonio diffuso di arte, buon cibo, paesaggio e spiritualità che rappresentano l’essenza dell’Italia».
Vale la pena spendere un po’ del proprio tempo nella consultazione del nuovo portale e infine scegliere il proprio itinerario riscoprendo il valore della parola d’ordine che è alla base di questo innovativo progetto: lentezza.