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Nasce l’Atlante italiano dell’Economia circolare

È nato il primo Atlante Italiano dell’Economia circolare, presentato a Roma, che raccoglie esperienze basate sul riutilizzo, sulla reimmissione nel ciclo produttivo di materie prime recuperate: tra le realtà mappate, la Lombardia risulta essere al primo posto.

Il progetto è stato promosso da Ecodom, il Consorzio italiano per il recupero dei RAEE – rifiuti e scarti da apparecchiature elettriche ed elettroniche – e da CDCA, il primo Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali in Italia.

Come dicevamo, la Lombardia è al primo posto con il 21% del totale, seguita dal Lazio (15%) e dalla Toscana (12%). Seguono poi Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Trentino Alto Adige, Puglia, Piemonte e le altre regioni, con percentuali a una cifra.

Le esperienze di cui parla l’Atlante appartengono ai settori più vari e vanno dal produrre tessuti con scarti alimentari al realizzare una centrale a biogas dai residui della propria produzione agroalimentare sino a ricavare carta dalle alghe infestanti che soffocano la Laguna veneta.

E poi ancora, realtà come Tyrebirth, che ricicla in soli 30 minuti gli pneumatici usati attraverso l’utilizzo di microonde, oppure Carmina Campus, che trasforma i fondi delle lattine in una linea di design per creare bracciali, anelli, orecchini e collane.

Va segnalato che solo il 10% delle imprese incluse nell’Atlante fanno parte del settore alimentare e indichiamo per esempio Equoevento che recupera le eccedenze alimentari dei grandi eventi per distribuirle a mense popolari e a famiglie in precarie condizioni economiche.

Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom, ha affermato: «L’economia circolare rappresenta un obiettivo importante e un cambio di approccio necessario, visto che le risorse del pianeta sono sempre più scarse. In Italia i rifiuti valgono 10 miliardi l’anno, ma solo 1 entra nel circuito dell’economia circolare, secondo il Waste Strategy Annual Report 2017».

Insomma, le prassi virtuose dell’economia circolare vincono su tutti i fronti quindi possono e devono essere solamente implementate.

 

Published by
Patrizia Abello