19 maggio 1925 – A Omaha, in Nebraska, nasce Malcom X, attivista per i diritti umani dell’America degli anni 50-60. Diversamente da Martin Luther King, è un personaggio che incarna lo spirito più estremo della lotta per i diritti civili degli afroamericani.
Trascorre parte della sua giovinezza in carcere, dove entra in contatto con la setta Nation of Islam, che teorizzava l’origine musulmana della maggioranza degli schiavi neri. Affascinato da queste argomentazioni, una volta scontata la pena e uscito dal penitenziario, ne diviene il portavoce e cambia il suo nome da Malcom Little a Malcom X, convinto che il primo sia un nome “da schiavo”. Successivamente, dopo fasi di riflessione, abbandona il suo atteggiamento estremo e ne adotta uno laico, svincolato dai paradigmi religiosi. Si tratta di un linguaggio più aperto, pacato, in difesa dei diritti umani e non rivolto esclusivamente a singole realtà.
Tale posizione gli costa la vita: nel febbraio del 1965, durante un discorso pubblico a Manhattan, viene ucciso da ripetuti colpi di arma da fuoco.