1° aprile 1940 – Nasce a Ihithe (Kenya) Wangari Maathai, ambientalista e attivista keniota. È stata la prima donna africana a vincere il Premio Nobel per la Pace (2004), nota per un attivismo ambientalista di tipo globale, non quindi necessariamente legato a una determinata zona del mondo.
È stata la fondatrice, in Kenya, del Green Belt Movement (cintura verde), un movimento di attivisti per i diritti civili e in particolare composto da donne, impegnate contro la deforestazione a tutela dell’ambiente. La filosofia di Wangari Maathai era che alla salvaguardia della biodiversità dovesse corrispondere la creazione di nuovi posti di lavoro, con una rivalutazione della figura femminile in senso anche sociale. Molto importante è l’impegno profuso dall’attivista nell’ambito della situazione dei diritti umani in Kenya, che tuttavia paga molto caro. La sua democrazia le porta infatti pestaggi, persecuzioni, arresti, diffamazioni, brutalità, tutto il peggio che l’essere umano riserva nei suoi momenti peggiori.
Conosciuta anche come “la signora degli alberi“- dal 1977 ne aveva piantati ben 40.000 – è un personaggio instancabile, che solo la malattia riesce a fermare.
Infatti muore a Nairobi, il 25 settembre 2011.