Per prevenire e fronteggiare l’hate speech, ossia quel fenomeno attraverso cui si diffondono online discorsi di istigazione all’odio nei confronti di una persona o di un gruppo di persone, basate sull’origine nazionale o etnica, colore, lingua, religione, disabilità, sesso, genere o altra caratteristica o status, arriva nelle scuole un nuovo modulo didattico rivolto agli insegnanti.
L’iniziativa, realizzata nell’ambito del progetto europeo “BRICkS – Costruire il rispetto su internet combattendo l’hate speech” e che nel nostro Paese vede il coinvolgimento di COSPE Onlus e del Centro per l’educazione ai media Zaffiria, nasce con l’intento di rispondere al bisogno degli insegnanti di trovare delle idee per affrontare l’hate speech con i propri studenti, attraverso l’educazione ai media, l’educazione interculturale e la partecipazione attiva dei ragazzi. I più coinvolti da questo fenomeno in forte espansione infatti risultano essere proprio i giovani, i quali sono maggiormente esposti sia per l’utilizzo esagerato dei social e sia per l’insufficienza di situazioni per sensibilizzarli e renderli più consapevoli della pericolosità dei discorsi d’odio.
Proprio in virtù di ciò, BRICkS ha creato questo nuovo modulo didattico formato da 13 unità, risultato di un percorso partecipativo con gruppi di insegnanti, attivisti rom e di seconda generazione, giornalisti ed esperti del web, e di una sperimentazione su 580 studenti in cinque scuole secondarie dell’Emilia-Romagna e della Toscana.
All’interno del modulo dunque è possibile trovare idee concrete per aprire ricerche e appassionare studenti e insegnanti attraverso giochi di ruolo, video, dibattiti.
Per scaricare il modulo andare al link.