L’iniziativa nasce dalla sensibilità di volontari, attivisti, operatori sociali, cittadini «stanchi di accettare passivamente lo spreco di cibo nelle nostre abitazioni, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nella nostra città», come loro stessi spiegano. «Ogni anno nel mondo vengono gettate 1.3 miliardi tonnellate di cibo, un terzo della produzione alimentare mondiale. Una quantità di cibo che, da sola, sarebbe in grado di sfamare 868 milioni di persone che soffrono la fame», proseguono gli attivisti. «Nonostante questo aumentano le persone in condizioni di povertà. Avanzi Popolo rappresenta una possibile risposta a questa contraddizione insopportabile. Pensiamo che condividere cibo, metterlo a disposizione dei più bisognosi ed educarci a corretti stili di vita alimentari ci aiuti a costruire una società più equa».
I promotori del progetto evidenziano poi come stia aumentando ogni giorno di più l’interesse di istituzioni e cittadini nei confronti del rispetto del cibo e dell’eliminazione degli sprechi alimentari, ma come sia ancora molto lunga la strada da percorrere.
«Il cibo è diventato anche un argomento cool, alla moda, d’interesse mediatico», aggiungono gli attivisti di “Avanzi Popolo”. «Ma quando si tratta di affrontare il tema dell’accesso all’alimentazione s’iniziano ad accampare mille scuse e sembra che nulla riesca a scalfire i nostri comportamenti. Noi abbiamo voglia di costruire una comunità tra quanti invece pensano che il diritto all’alimentazione non sia solo un principio etico da sbandierare. Vogliamo costruire una società più equa, più giusta, più solidale, capace di andare incontro ai poveri e di modificare le nostre azioni quotidiane».
Le diverse associazioni e i cittadini coinvolti nell’iniziativa hanno, quindi, deciso di mettere in rete le proprie energie e quelle di tutti quanti vogliano contribuire al progetto, che si compone principalmente di due strumenti: