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Nimb: l’anello che chiede aiuto per te in caso di pericolo

“I diamanti sono i migliori amici delle ragazze”. Così una sensualissima Marilyn Monroe cantava nel 1953. Oggi i tempi sono cambiati e le donne, pur continuando ad amare molto i gioielli, hanno molte altre priorità. Eppure a breve proprio un anello potrebbe trasformarsi nel nuovo migliore amico delle donne, e non solo. Si tratta di Nimb, un accessorio appena approdato sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter con l’obiettivo di ottenere 50 mila dollari utili al suo lancio.

Ma come funziona questo particolare anello e perché potrebbe rappresentare il miglior alleato di una donna, ma anche di un uomo o di un bambino?

L’accessorio, disponibile in bianco e in nero, dal piacevole design, è ed appare a tutti gli effetti come un classico anello a fascia, ma nasconde al suo interno un dispositivo in grado di consentire a chi lo indossa di lanciare una richiesta di aiuto con un semplice click.

Nella parte interna, e dunque in quella che coincide con il palmo della mano, Nimb dispone di un piccolo pulsantino facile da premere con il pollice in caso di pericolo, con una pressione di 3 secondi. A quel punto sarà proprio il dispositivo contenuto nell’anello e dotato di un geolocalizzatore, a inviare una silenziosa richiesta d’aiuto ad alcuni contatti selezionati del proprio smartphone e alle forze dell’ordine, fornendo anche la posizione di chi ha lanciato il proprio grido d’allarme. La scelta delle persone da contattare resterà ovviamente a discrezione dell’utente e potrebbe essere estesa anche a tutte le persone registrate nella community dell’accessorio, per ampliare le possibilità che qualcuno possa trovarsi nelle vicinanze dell’evento.

Inoltre l’anello funzionerà anche come registratore audio, riprendendo ciò che sta accadendo in quel momento, e alla pressione emetterà una vibrazione per comunicare alla persona in pericolo che il messaggio di aiuto è stato inviato.

Nimb è stato pensato non solo per le aggressioni e i pericoli che arrivano da altri esseri umani, ma anche in caso di calamità naturali, pratica di sport estremi, viaggio o, più semplicemente, dopo essersi smarriti in un bosco.

 

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Redazione