Agricoltore, 59 anni, padre di 4 figli, amante della sua terra, il Guatemala. E’ questo l’identikit del vincitore del Premio Goldman, il cosiddetto Nobel per l’ambiente. A portare a casa questo ambizioso riconoscimento, per il 2017, è appunto Rodrigo Tot, un agricoltore della comunità maya Q’eqchi del Guatemala che è stato scelto dalla giuria della Fondazione Goldman per la sua lotta contro le autorità del Paese e le imprese minerarie, nel tentativo di recuperare terre della sua comunità.
Tot, come si legge nelle motivazioni del premio, ha dimostrato di aver portato avanti “una coraggiosa leadership del suo popolo e nella difesa delle terre ancestrali”.
La battaglia a favore della sua terra e del suo popolo condotta ormai da diversi decenni dall’agricoltore è volta a rivendicare i propri diritti in un’area delle montagne di El Estor, a circa 300 km da Città del Guatemala. Insieme ad altri 63 ‘campesinos‘, infatti, Rodrigo Tot ha promosso le prime iniziative 43 anni fa, in una zona ricca di oro e nickel, con l’obiettivo di riavere dallo Stato guatemalteco i propri titoli di proprietà.
Una sfida non semplice, dunque, quella portata avanti con determinazione e coraggio dagli agricoltori locali, resa ancora più difficile al termine di un lungo braccio di ferro giudiziario con il governo, che ha portato le autorità, qualche anno fa, ad assegnare ad una compagnia mineraria la licenza per sfruttare la zona per 25 anni.
Tanti anche i rischi per l’incolumità dei campesinos e dei loro familiari. Nel 2012, i quattro figli di Tot sono stati attaccati da un gruppo di uomini mentre si trovavano in un autobus: uno di loro, sottolinea la stampa guatemalteca, è stato ucciso nell’agguato. A conferma dei rischi che affrontano i dirigenti latinoamericani che lottano per la difesa dell’ambiente ci sono gli omicidi nel marzo del 2016 della honduregna Berta Caceres e nel gennaio di quest’anno del messicano Isigro Baldenegro: entrambi vincitori del Goldman.
L’agricoltore 59enne non è l’unico ad aver ottenuto il Nobel per l’ambiente nel 2017. Insigniti di simili riconoscimenti nell’ambito del Premio Goldman sono stati anche Rodigue Katembo (Congo), Prafulla Samantara (India), Uros Maceri (Slovenia) e Mark Lopez (Usa).