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Nuova luce per Giotto grazie a iGuzzini Illuminazione

Grazie all’azienda recanatese iGuzzini Illuminazione (qui il sito), la bellissima Cappella degli Scrovegni – che si trova a Padova e custodisce il più completo ciclo di affreschi realizzati da Giotto – torna a splendere di luce nuova, per la meraviglia degli occhi di chi osserva. La nuova installazione è stata inaugurata recentemente in presenza del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e si tratta di un lavoro realizzato ad hoc che giunge dopo i successi che la stessa azienda che si occupa di applicazione di luce intelligente aveva già realizzato intorno a un’altra opera magistrale, L’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, a Milano.

Un’illuminazione all’avanguardia, quella de iGuzzini Illuminazione, capace di sottolineare tutti i virtuosismi di Giotto, di farli risaltare per ciò che sono: autentici e irripetibili capolavori. La luce, in questo senso, è l’elemento fondamentale grazie al quale è possibile ora ammirare le figure dipinte dal grande maestro toscano capace di creare accostamenti cromatici unici, dall’impatto emotivo forte.

Proprio per questa ragione è stato utilizzato il nuovo sistema di illuminazione IoT che consente di entrare in empatia con quanto si sta osservando, ma non da meno è anche la sapiente integrazione di pannelli che funzionano sfruttando la tecnologia LED, oltre a particolarissimi sensori ambientali e applicazioni che permettono alla luce artificiale di danzare insieme a quella naturale. Il risultato è pura magia: IGuzzini Illuminazione hanno concepito a loro modo un’altra forma d’arte che è quella di una tecnologia intelligente capace di non alterare mai la veridicità del ciclo di affreschi ma, al contrario, di esaltarla.

Le tonalità calde utilizzate da Giotto risultano così immediatamente vive, le dorature splendenti, i colori equilibratissimi; il tutto, senza utilizzare la fastidiosa emissione dell’ultravioletto e dell’infrarosso che, come molti sapranno, danneggiano le opere d’arte. Altra soluzione geniale dell’azienda recanatese è stata quella di risolvere un problema di non poco conto: all’interno della Cappella le sei finestre asimmetriche, sulla facciata sud, interferivano negativamente sull’osservazione dell’opera producendo un fastidioso effetto di controluce sugli osservatori. Il nuovo impianto ha eliminato il problema perché la tecnologia utilizzata è di fatto capace di rilevare le variazioni di luce, dirigerle e migliorarle.

«Un intervento ambizioso che va a beneficio della collettività e che rappresenta un primato per la città. Per la prima volta, infatti, in un contesto culturale di tale prestigio ed entità vengono impiegati sistemi tecnologici altamente innovativi che consentiranno ai visitatori di apprezzare al meglio l’unicità dei magnifici affreschi noti in tutto il mondo», ha commentato Sergio Giordani, sindaco di Padova.

 

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Redazione