E’ dedicato alla povertà in aree rurali del mondo il primo Dossier Dati e Testimonianze del 2017 della Caritas. Il documento, dal titolo “Ripartire dalla terra. Dalla povertà rurale a nuove politiche per lo sviluppo”, fotografa in particolare che i tre quarti degli 800 milioni di persone che vivono in stato di povertà assoluta nel mondo si trovano in aree rurali. Lo studio di Caritas, contenuto nel 22esimo dossier prodotto dal gennaio 2015 sul tema della povertà, evidenzia anche che solo ad un quinto delle comunità rurali e delle popolazioni indigene del mondo vengono riconosciuti titoli di proprietà della terra, così come denuncia che vi è un incremento di episodi di espropri forzati, violenze e omicidi nei territori in cui queste popolazioni abitano e da cui traggono sostentamento.
«L’epoca moderna si caratterizza per la rapidità con cui avvengono i cambiamenti, tanto a livello economico quanto climatico», si legge nel documento. «I mercati sono sempre più interconnessi, così come le genti. Le innovazioni sono talmente rapide da non riuscire a seguirle, i bisogni primari costanti e quelli secondari in vertiginosa crescita. In tale contesto, in cui anche la popolazione e il conseguente bisogno di alimenti crescono, si calcola che nel 2050 il mondo necessiterà del 60% di cibo in più rispetto ad ora1, mentre la riduzione della povertà sembra seguire un processo più lento. Secondo gli ultimi dati pubblicati nel Rapporto sullo sviluppo rurale da IFAD, i redditi di 2,5 miliardi di persone nel mondo dipendono ancora direttamente da piccole aziende agricole che producono l’80% del cibo consumato in Asia e nell’Africa sub-sahariana».
Dopo i due paragrafi dedicati al problema a livello mondiale e regionale, il documento si focalizza anche alle cause e alle connessioni con l’Europa, ai dati in possesso da Caritas sul tema della povertà per poi lasciare spazio a testimonianze e interviste che coinvolgono ricercatori, referenti di comunità locali e attivisti ambientali.
Il Dossier dedica anche un focus specifico alla situazione di Haiti, Paese fortemente rurale e colpito dal terribile terremoto del 12 gennaio 2010.
«La maggior parte degli haitiani», ricorda il Dossier di Caritas, «vive di sussistenza e le prime fonti di sostentamento sono agricoltura e allevamento. Lo sviluppo in ambito rurale richiede interventi multisettoriali accompagnati da politiche inclusive. È fondamentale coinvolgere i più emarginati con investimenti mirati che possano migliorare gli effetti di una rapida trasformazione strutturale in termini di equità nella distribuzione dei benefici da essa generati».
Non mancano infine le proposte e un riepilogo dell’impegno di Caritas italiana ad Haiti in tema di acqua, agricoltura, allevamento, salute, attività economiche ed educazione.
Intanto in tema di povertà, la Commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato riprende oggi le audizioni, con l’intervento di Caritas Italiana, sui disegni di legge 2494 – 2241 – 2437 – Contrasto alla povertà e riordino delle prestazioni sociali.
Foto di copertina: REUTERS/Swoan Parker