Circa un mese fa abbiamo dato notizia dell’appello di Amnesty International che ribadiva la necessità di chiudere il penitenziario di Guantanamo (leggi l’articolo), considerato il tempio della violazione dei diritti umani.È notizia freschissima che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, presenterà oggi al Congresso americano il piano messo a punto dalla Casa Bianca e dal Pentagono per la chiusura del carcere.
Ricordiamo come, durante il 2008, lo stesso Obama avesse incluso nel suo programma politico la risoluzione dell’incresciosa questione legata al penitenziario cubano.
Attualmente a Guantanamo lavorano circa 2.000 persone, tra civili e militari, e i reclusi sono 91; alla base delle ragioni della sua chiusura ci sarebbero questioni finanziarie – ovvero i costi elevati per tenere in piedi la struttura – nonché la strumentalizzazione da parte degli estremisti islamici che sfrutterebbero la situazione per arruolare forze nuove nei propri eserciti di distruzione.
Questo è quanto emerso finora, insieme al fatto che un discreto numero di detenuti verrà trasferito in altri Paesi, mentre quelli considerati come potenziali pericoli per la pubblica sicurezza resteranno negli Stati Uniti.