In Italia molti minori sono penalizzati nella libertà di dare libero sfogo e impulso alle loro energie per mancanza di spazi esterni adeguati, fondamentali per uno stile di vita sano contro la sempre più preoccupante tendenza alla sedentarietà. Di conseguenza cresce la percentuale di ragazzi, che già da piccoli, devono far fronte a un problema di non poco conto quale l’obesità. Ai rischi per la salute si aggiunge un problema sociale, quello legato alla socializzazione e all’interazione con i coetanei, con le possibilità di attività ludiche ridotte ai minimi termini.
Per questa ragione, Save the Children ha promosso insieme a Mondelēz International Foundation un progetto spalmato sull’arco temporale di 3 anni nelle periferie di 10 città italiane con l’obiettivo di incoraggiare uno stile di vita più sano, coinvolgendo attori quali famiglie, scuole e centri sportivi. In modo particolare, verranno privilegiate le aree più svantaggiate, grazie anche alla collaborazione di UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) e CSI (Centro Sportivo Italiano) che proporranno le loro attività nelle seguenti città: Ancona, Aprilia (Latina), Bari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Sassari e Torino.
Saranno 66.440 bambini complessivamente a godere dei benefici del progetto, studiato su tre linee di intervento: l’educazione alimentare e la promozione di un modo di vivere sano, la promozione dello sport, lo sviluppo corretto della persona. A tal fine verrà dato il via al recupero dei luoghi degradati delle città, trasformandoli in centri sportivi in grado di contenere campi da gioco, spazi verdi, piste ciclabili e tutto quanto potrà servire a incoraggiare la pratica dello sport.
La bellezza del progetto sta nelle intenzioni e negli obiettivi preposti: se da un lato, infatti, viene promosso lo sport con le conseguenze positive sulla salute, dall’altro si vuol partire dal degrado per trasformarlo in opportunità per tutti, valorizzando l’inclusione sociale e lottando, parimenti, contro il rischio di emarginazione. Ci saranno, inoltre, gli educatori delle scuole primarie che collaboreranno sul territorio direttamente con le famiglie, interagendo allo scopo di dar vita a nuovi spazi riqualificati e attrezzati a ospitare il progetto.
I quartieri coinvolti sono i seguenti: Genova (Sestri Ponente), Torino (Borgo Vittoria), Catania (San Giovanni Galermo), Napoli (Ponticelli), Bari (San Pio e San Paolo), Sassari (Montelepre), Ancona (Brecce Bianche), Milano (Corvetto), Aprilia (Primo, Gattone, Isole), Palermo (Acquasanta, Arenella).