L’Istat rende noto che il mese di ottobre fa registrare, in merito all’occupazione, alcuni dati importanti.
Se è vero, infatti, che si evidenzia un lieve calo dello 0,1% degli occupati (30mila unità) rispetto a settembre, è altrettanto vero che scende dello 0,4% la disoccupazione giovanile degli under25 che, registrando un 36,4% a fronte del 36.8% di settembre, fa ben sperare. Proprio il tasso di disoccupazione giovanile è ai minimi da 4 anni, ricordando che la punta dell’iceberg si è avuta nel marzo dell’anno 2014 in cui era al 43,7%. Su base annua, la stima dell’andamento dell’occupazione è valutata con un aumento dello 0.8% che corrisponde a circa 174mila occupati in più. Su base mensile il lieve calo degli occupati di cui parlavamo (30mila unità) è per lo più dovuto alle donne e appare sostanzialmente fisiologico.
Si delinea quindi un sospiro di sollievo? Forse.
Aiutato anche, non ci sono dubbi, dal fatto che, sempre l‘Istat, ha appena rivisto al rialzo la crescita annuale dello 0.1%, portandola, con sorpresa, allo 0.9% invece dello 0.8% previsto (ma al di sotto delle aspettative all’1,5%).
Naturalmente il nostro Paese non è in linea con la crescita degli altri Paesi europei e questo fatto disturba un po’ l’ottimismo che i dati sopra riportati possono indurre. Il cammino sarà ancora lungo, ma intanto un primo, piccolo passo, è stato fatto.