Dare un futuro alle persone che vivono nelle aree economicamente più svantaggiate del Pianeta significa anche non trascurare quelli che a noi occidentali potrebbero sembrare problemi facilmente risolvibili, come l’acquisto di un paio d’occhiali quando non si vede bene. La realtà però è che nei Paesi in cui domina la povertà, il progetto di OneDollarGlasses (qui il sito) – un’organizzazione no profit tedesca – è qualcosa di salvifico che vale assolutamente la pena raccontare.
OneDollarGlasses ha infatti deciso di vendere 150 milioni d’occhiali, ciascuno al costo dell’equivalente di 85 centesimi di euro e tutto questo grazie a collaudate tecniche di produzione che di fatto sono valse all’organizzazione no profit riconoscimenti internazionali assai prestigiosi, fra tutti l’Empowering people Award e il Tech award.
Dato il costo bassissimo degli occhiali, verrebbe da pensare che i materiali non siano un granché. Sbagliato. La loro fibra è flessibile e leggera, in acciaio, resistente e ipoallergenica. Le lenti sono di plastica, si montano facilmente e sono infrangibili, dettaglio importantissimo. Non è stato trascurato neanche il design che, grazie a due perle colorate montate sull’occhiale, consentono a chi ne ha bisogno di indossarli con disinvoltura. Vengono prodotti in soli 15 minuti, grazie a macchine realizzate proprio allo scopo di abbreviare i tempi.
Probabilmente non riflettiamo abbastanza su quanto indossare o meno un paio d’occhiali possa di fatto cambiare la vita. A maggior ragione nei Paesi economicamente svantaggiati, dove il tasso di analfabetismo è alto, delle lenti possono cambiare la vita da ogni punto di vista. Spesso l’analfabetismo porta all’impossibilità di lavorare e l’impossibilità di lavorare può ridurre alla fame, a condurre una vita ai limiti della legalità oppure, più semplicemente, portare all’isolamento sociale.
Pare un assurdo ma ancora oggi nel mondo ci sono 2,5 miliardi di persone – di cui l’80% vive nei Paesi in via di sviluppo – che soffrono di disturbi della vista perché non hanno occhiali correttivi. Di fronte a numeri così alti di cui conosciamo bene le conseguenze, per averne parlato sopra o semplicemente perché è facile intuirle, l’iniziativa di OneDollarGlasses non è solo una buona prassi da lodare, ma anche un modello da seguire.