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Onlus “Giancarlo D’Andrea”: sì alla cultura della solidarietà ma anche alla solidarietà come cultura

La Onlus Giancarlo D’Andrea si trova a Luzzi (Cosenza) e si occupa da diverso tempo di progetti solidali in materia di disabilità. Come spesso accade, dopo le prime iniziative ben riuscite entusiasmo e impegno crescono insieme alla voglia di fare sempre di più per coloro che hanno bisogno. Dunque, dall’acquisto di un mezzo di trasporto per persone disabili, attualmente la Onlus ha partorito altre ottime idee, tutte meritevoli di grande interesse, tra cui una in particolare finalizzata a dar vita a un parco cittadino inclusivo, “un parco per amico“. Questa iniziativa vede il coinvolgimento delle scuole del territorio e ciò che la rende speciale è l’intento che c’è alla base: offrire un contributo che non si limiti alla semplice diffusione della cultura della solidarietà ma anche alla promozione della solidarietà come cultura.

Per rendere più chiaro e comprensibile il messaggio di questo concetto la Onlus ha organizzato uno spettacolo teatrale, dai toni umoristici che però stimolano la riflessione, in collaborazione proprio con i ragazzi delle scuole, dal nome dialettale Arrassusia che significa “stai lontano, distante” e viene usato nei confronti di qualcosa o qualcuno con cui non si vuol avere a che fare. Accade di frequente che si voglia mantenere un certo distacco rispetto a ciò che non si conosce perché la diversità, che è invece un valore, viene spesso percepita con ostilità. E quindi per esempio gli stranieri, i ragazzi problematici, gli anziani e anche i disabili.

Ed è di questo che narra la commedia, attraverso una trama che gioca sull’inversione dei ruoli, sull’imprevedibilità della vita stessa che a volte ci costringe a cambiare “abito”. Ma restiamo sempre esseri umani, e lo siamo forse ancor di più per dover sostenere il peso di tanti fardelli che non avremmo immaginato. Allora, la Onlus Giancarlo D’Andrea ci previene in un certo qual modo, ricordando a tutti come cultura sia anche partecipazione, solidarietà, empatia, vicinanza rispetto all’altro perché in lui noi possiamo vedere noi stessi.

Lo spettacolo teatrale ha riscosso molto successo nel cosentino, finora sono già state 14 le repliche che hanno visto la partecipazione dei cittadini, delle istituzioni e, cosa più importante, delle scuole. Queste ultime sono i posti dove l’importanza di certi valori vanno difesi, curati, alimentati perché gli studenti di oggi saranno non solo la classe dirigente di domani ma rappresenteranno anche il futuro del mondo.

Il sogno della piccola associazione di realizzare un parco inclusivo parte con i migliori presupposti, sottolineando un impegno che si rivolge in primo luogo proprio ai ragazzi, finendo per coinvolgere tutti, nella prospettiva di una dimensione inclusiva a cui tutti siamo chiamati a partecipare.

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Redazione