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Ospedale Bambino Gesù: un decalogo per i volontari

Fare il volontario è un’esperienza molto gratificante, ma non sempre semplice, soprattutto se si opera in contesti delicati come un ospedale o, meglio ancora, un ospedale pediatrico. Sulla base di questa considerazione è nata l’idea di dar vita a un decalogo contenente dieci consigli molto utili per chiunque decida di svolgere la propria attività di volontariato con questo genere di target.

A stilare il vademecum sono stati gli stessi volontari dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma che nei giorni scorsi hanno terminato il loro corso di formazione e sono quindi pronti a dedicarsi al benessere dei pazienti più piccoli e dei loro genitori.

«Il volontariato è parte integrante della vita ospedaliera, una risorsa insostituibile», sottolinea Francesca Rebecchini, membro del Consiglio di Amministrazione del Bambino Gesù. «Il funzionamento di una realtà complessa come quella del Bambino Gesù non può prescindere dall’attività organizzata dei tanti volontari che ogni giorno, insieme a medici e infermieri, lavorano per rendere l’ospedale un posto sempre più accogliente e sicuro».

Un vero e proprio esercito con il sorriso composto da ben 600 volontari attivi nelle 4 sedi dell’Ospedale (Gianicolo, San Paolo, Palidoro e Santa Marinella) e da oltre 100 le associazioni accreditate e impegnate in corsia, nelle attività ludiche, nella gestione delle case di accoglienza, nel supporto alle famiglie sul territorio. Una squadra enorme alla quale stanno per aggiungersi forze nuove: il percorso di formazione, partito lo scorso ottobre, ha coinvolto infatti 237 persone, di cui 134 volontari già attivi in ospedale per l’aggiornamento delle proprie competenze e 103 nuovi aspiranti. Per questi ultimi è previsto un tirocinio formativo in ospedale di circa 60 ore, al termine del quale verrà valutata l’idoneità al servizio.

Ma quali sono, quindi, i 10 punti fondamentali contenuti nella guida? Scopriamoli insieme:

1) Il dono: la missione del volontario è quella di essere “dono” agendo con spirito di servizio per costruire una relazione con il prossimo;

2) La sicurezza: è dovere del volontario conoscere e rispettare gli standard di sicurezza e le misure di prevenzione;

3) Il benessere: è responsabilità del volontario, verso se stesso e I pazienti, offrire il proprio contributo in condizione di benessere;

4) Le emozioni: il volontario deve riconoscere con empatia e consapevolezza le emozioni proprie e dell’altro;

5) Le età: il volontario deve relazionarsi ai bambini o ai ragazzi con gli strumenti adatti in base alla loro età e condizione;

6) La comunicazione: è dovere del volontario comunicare responsabilmente con tutti i soggetti coinvolti nel processo assistenziale, senza esclusione o pregiudizi;

7) L’ascolto: il volontario deve saper ascoltare con umiltà e nel rispetto dell’altro, consapevole della situazione di difficoltà, anche con il sorriso.

8) La cura: il volontario è colui che supporta attivamente – con responsabilità e per quanto di competenza – gli operatori sanitari nella cura del paziente e della sua famiglia;

9) La realtà sociale: il volontario deve tenere conto della realtà sociale e degli aspetti multiculturali del contesto in cui agisce;

10) Le competenze: il volontariato ha il dovere di aggiornare continuamente le proprie competenze per garantire un servizio quanto più efficace.

Per diventare volontario del Bambino Gesù è possibile chiedere informazioni e inviare la propria candidatura al seguente indirizzo mail: volontariato@opbg.net

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Redazione