Da tempo ormai le scuole italiane, per far fronte a una serie di tagli economici e carenze di strumenti tecnologici e innovativi, fanno ricorso alla raccolta dal basso. Ciò è possibile anche grazie a FastUP School, l’iniziativa per la diffusione della cultura digitale nelle scuole italiane, promossa da Fastweb in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Ed è proprio grazie al supporto di FastUp School che anche i 1500 studenti dell’Istituto Statale Luca Pacioli di Crema hanno deciso di scommettere sul crowdfunding per realizzare un progetto ambizioso, innovativo e solidale.
La campagna, dal titolo PacartLab3d per tutti, è partita nei giorni scorsi sulla piattaforma Eppela e terminerà il 18 marzo. Obiettivo: raccogliere 8 mila euro, ai quali si aggiungeranno 4 mila euro di finanziamento da Fastweb, per creare all’interno della scuola un laboratorio digitale, di robotica e dedicato alla cooperazione sociale.
Di seguito vi proponiamo la scheda del progetto così come riportata sulla piattaforma Eppela, per conoscere più da vicino le ambizioni e i sogni degli studenti di Crema.
Di cosa si tratta:
L’anno scorso la nostra scuola si è colorata di novità grazie ad una iniziativa costruita per favorire la partecipazione di tutti anche e soprattutto di chi fatica a restare al passo con gli altri.
Le stanze di Gioia – Mostra di pittura 7 Giugno 2016
Siamo partiti da questa attività che voleva coinvolgere gli alunni in un laboratorio di produzione artistica tradizionale e abbiamo pensato di allargare l’idea verso la costruzione di una manualità e una progettualità più tecnologica e contemporaneamente recuperare uno spazio un po’ in disuso, un vecchio laboratorio di chimica con grossi tavoli per gli esperimenti.
Vogliamo creare un laboratorio digitale per favorire l’inclusione di tutti i nostri allievi e permettere progettualità nuove. Questo spazio permetterà lo sviluppo di tre aree innovative legate alla didattica digitale.
Un’area per la progettazione di arte visiva digitale attraverso l’uso della tecnologia di stampa 3D che possa permettere lo sviluppo di progetti inclusivi per gli alunni con particolari abilità e le classi in cui sono inseriti. Questa area si pone l’obiettivo di costruire progetti artistici e architettonici che possano essere modellati attraverso la produzione di prototipi.
Un’area per lo sviluppo delle abilità computazionali e l’avviamento al coding e alla robotica attraverso l’uso di software opensource e di kit di robot didattici. Questa area si pone l’obiettivo di avviare una didattica della matematica e delle scienze che permetta aspetti ludico creativi e una forte componente di peer learning ove tutti gli allievi possano essere protagonisti.
L’ultima area è quella più ambiziosa: vorremmo dare vita ad un progetto solidale di collaborazione tra le nostre classi del corso per geometri (ora tecnici di costruzioni ambiente e territorio) ed enti no-profit che agiscono nel continente africano (in particolare in Tanzania ed Angola). L’idea è di supportare le onlus ogni qualvolta si renda necessario un supporto tecnico nel percorso di progettazione, sia per oggetti semplici, sia per la costruzione di piccoli edifici (asili, scuole, mense). L’approccio progettuale mediante l’uso della prototipazione con stampanti 3D semplifica la comprensione del risultato finale (progetto), e la stessa stampante si rivela strategica per la realizzazione di stampi, con cui riprodurre in loco oggetti in serie.
Come verranno utilizzati i fondi:
Attrezzare un vecchio laboratorio poco utilizzato e trasformarlo in uno spazio arte-stem-inclusione con:
- Una workstation grafico-informatica che permetta sia la progettazione che il disegno delle idee;
- Una stampante 3D di medio livello con caratteristiche di sicurezza (non aperta) per realizzare i prodotti con opportuni ricambi e ricariche di materiale;
- Software per la progettazione e la programmazione per trasformarlo in un laboratorio per la prototipizzazione dei progetti associando tecniche tradizionali di produzione manuale con assemblaggio di componenti realizzati con la stampante 3D e la possibilità di creare prodotti ispirandosi a percorsi di avvicinamento all’arte e ai contenuti delle varie materie;
- Alcuni kit della serie lego Mindstorm eve3 (o un’alternativa completamente Open) per associare alle produzioni materiali attività di coding e robotica. Vogliamo produrre lavori in movimento e integrare le possibili scelte formative ed inclusive.
Chi c’è dietro al progetto:
Prima di tutto la nostra scuola…
L’Istituto “Luca Pacioli” di Crema, fondato nel 1978, è un istituto statale frequentato, in questo anno scolastico, da circa 1500 studenti, della fascia di età compresa tra i 14 ed i 19 anni, provenienti dalla città, dal suo comprensorio e dalle confinanti province di Milano, Bergamo e Brescia.
L’Istituto è dislocato su due sedi: via Delle Grazie, nel centro storico e via Dogali, di fronte al Palazzo di Giustizia.
I corsi erogati sono: Amministrazione finanza e marketing, Amministrazione finanza e marketing articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, Amministrazione finanza e marketing articolazione “Relazioni internazionali per il marketing” a specializzazione cinese, Amministrazione finanza e marketing articolazione “Sistemi informativi aziendali”, Amministrazione finanza e marketing articolazione “Sistemi informativi aziendali” a specializzazione sportiva, Costruzioni ambiente e territorio, Liceo scientifico (Liceo delle scienze applicate) a specializzazione sportiva.
Nel 2013 l’Istituto è diventato IIS (Istituto di Istruzione Superiore) e ITS (Istituto Tecnico Superiore) per l’efficienza energetica e l’edilizia sostenibile. Il dirigente scolastico è la professoressa Paola Viccardi.
I protagonisti
Tutti saranno protagonisti quando arriverà il nostro nuovo laboratorio, ma vediamo chi per ora è direttamente coinvolto nell’ideazione e nella gestione di questo progetto.
Tanti docenti sono coinvolti nel progetto per progettare i nuovi percorsi e le nuove possibilità didattiche. Alcune classi e docenti dell’indirizzo CAT, i vecchi geometri, gestiscono aspetti grafici e progettuali. Una classe dell’indirizzo Tecnico Sportivo, i vecchi ragionieri programmatori con una specializzazione sportiva, gestiscono aspetti progettuali, di presenza nel web e nei social, aspetti economici e la direzione amministrativa del progetto.
Il territorio vicino e lontano:
L’area per la progettazione di arte visiva digitale diventerà alla fine dell’anno scolastico soggetto di un evento/mostra aperto alle famiglie e al territorio attraverso il quale si potranno vedere le produzioni dei nostri ragazzi.
L’area per lo sviluppo delle abilità computazionali e la robotica permetterà ai nostri ragazzi la partecipazione ai vari concorsi che il MIUR e le aziende organizzano nei campi della robotica, delle STEM e del coding.
I microstage: Sia le attività legate allo spazio per l’arte visiva digitale sia l’area per l’avviamento al coding e alla robotica saranno utilizzate per aprire la scuola al territorio e, sopratutto, alle scuole medie inferiori che potranno essere ospitate attraverso azioni di micro-stage rivolte agli alunni e giornate aperte rivolte alle famiglie.
Per tutti, proprio per tutti. Il nostro nasce da un’idea di inclusione e da un progetto che voleva dimostrare che tutti possono essere abili e di fatto che la tecnologia digitale può essere strumento di apprendimento e crescita per tutti. Anche questo è per noi un territorio, uno spazio per le persone che lo devono vivere.
L’ultima area di sviluppo del nostro progetto vuole portarci lontano, in un altro continente, parte da un gemellaggio che abbiamo con una scuola in Tanzania, dove sono stati i nostri docenti e i nostri studenti per scambiare competenze ed esperienze e dove abbiamo partecipato nel nostro piccolo alla progettazione e costruzione di alcune strutture didattiche. Adesso la nuova evoluzione di questa passione vuole fare in modo che i nostri lavori, i nostri prodotti possano svilupparsi con lo scopo di aiutare associazioni ed enti che agiscono in Africa.