Da oggi parte ufficialmente, nella sede della Triennale di Milano, la prima edizione del Festival dei Diritti Umani. Un evento di particolare rilevanza organizzato da Reset-Diritti Umani, un’associazione non profit che opera dallo scorso anno nel capoluogo lombardo per promuovere la cultura dei diritti attraverso iniziative di vario genere, tra cui il Festival che comincia proprio oggi e si concluderà l’8 maggio.
Il programma prevede una numerosa serie di proiezioni di film e documentari, tutti incentrati su temi di particolare rilevanza sociale, dibattiti a seguire, ospiti di prestigio come don Luigi Ciotti, testimonianze dirette fra cui quella di Nadia Murad, la donna fuggita dall’Isis, mostre fotografiche di reporter che hanno perso la vita per raccontarci storie di guerra e di diritti negati.
Non mancherà l’arte, la cui peculiarità è anche quella di esprimere la sofferenza dei popoli del mondo, e la partecipazione diretta degli studenti, che saranno il motore di questo Festival. A questi, parleranno giornalisti e scrittori di indubbia fama ed esperienza, come Abraham Yehoshua. Spazio anche alla musica, da sempre strumento per denunciare l’assenza dei diritti umani.
Così si parlerà di un problema tutto italiano, la mafia, dei soprusi ai danni delle donne in Burkina Faso e delle stesse in Turchia, tra passato e progresso, dell’inquietante fenomeno del femminicidio e degli attentati terroristici a Parigi.
E poi uno sguardo accurato sul Medio Oriente, la raccapricciante situazione delle spose bambine, fino a parlare di integrazione e diritti di cittadinanza.
Questi e tanti altri i temi che saranno al centro del Festival, sempre corredati da interventi di specialisti del settore, oppure presentati da organi di rilevanza mondiale come Amnesty International, Action Aid, Emergency, Medici Senza Frontiere, Save the Children e altri ancora.
Tutti insieme per promuovere, prima dei diritti, una vera e propria educazione alla cultura del diritto.