Da ieri 29 maggio è iniziata la Settimana Verde 2017, un evento fortemente voluto dall’Ue incentrato sull’importanza delle politiche ambientali. D’altronde, dopo l’insoddisfazione generata dall’incontro dei leader mondiali che si sono riuniti recentemente a Taormina per il G7, è importante non lasciare che un argomento tanto importante non finisca nel dimenticatoio.
Il tema scelto per questo 2017 è, tra l’altro, davvero interessante: il green jobs, vale a dire l’occupazione nei settori green in ambito europeo. Sappiamo già che nel Vecchio Continente i posti di lavoro “verdi” sono 4,2 milioni, un numero destinato a salire prendendo in considerazione il periodo di transizione energetica in cui molti Paesi sono sospesi, ultima tra tutte la Svizzera (leggi l’articolo) che ha definitivamente deciso attraverso un referendum di abbandonare il nucleare.
Da non sottovalutare, inoltre, l’importanza dell’economia circolare quando si tratta di ambiente e innovazione; i presupposti di partenza per la nostra Europa sono dunque buoni. I professionisti che lavorano nell’ambito della sostenibilità ambientale, ormai, non sono più uno sparuto gruppo di persone ma un tassello molto importante del nostro sistema economico, capace di generare – secondo i dati del 2014 – un fatturato di circa 700 miliardi di euro.
In Europa gli occupati nel settore sono 4,2 milioni e sono in costante crescita. Quando parliamo di energia pulita, chiaramente, ci riferiamo a tanti settori e comparti. Ad esempio l’energia oceanica non è affatto da trascurare perché potrebbe contribuire al fabbisogno energetico dell’Ue in una percentuale che si aggira tra il 10 e il 15% fino al 2050, con in più l’incentivo di 500.000 nuovi posti di lavoro.
Sarà infatti chiaro a chiunque che i periodi di transazione energetica hanno fortemente bisogno di professionisti validi e qualificati ed è proprio questo il periodo giusto per raccogliere la sfida e non lasciarsi trovare impreparati, concetto che verrà ribadito nel corso di questa Settimana Verde.
La Settimana Verde 2017 si concluderà il 2 giugno e la sua organizzazione si deve alla direzione generale Ambiente della Commissione europea; l’evento è importantissimo per tutti ma in particolare per i gruppi ambientalisti, le organizzazioni non governative, i responsabili di politiche ambientali. Il teatro di apertura, ora Malta, si sposterà successivamente a Bruxelles, tranne per la giornata di chiusura che invece si terrà in Germania, ad Essen.
Si parlerà di zone rurali, dell’utilizzo dell’acqua, degli oceani e delle città. Insomma del nostro mondo. Oggi, ad esempio, è una giornata importantissima perché è partito il Green Jobs Summit (che continuerà fino a domani) e prevede la presenza del vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, il commissario europeo per l’Ambiente Karmenu Vella, il commissario europeo per l’Occupazione Marianne Thyssen, e un gruppo di imprenditori a capo di aziende green.
Non mancheranno le storie, buone prassi da seguire intraprese dalle aziende che hanno voluto puntare sulle risorse naturali per guardare il futuro in modo sano e innovativo.