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Pasqua all’insegna dei viaggi grazie anche ai ponti festivi

Dopo un inverno pesante e con parecchio freddo, la Pasqua diventa il primo vero momento per staccare dalla solita routine e partire per un viaggio. Quest’anno poi, con la complicità di alcune feste istituzionali come quella del 25 aprile e del Primo Maggio, con 4 giorni di ferie se ne possono godere 8 di vacanza, e avventurarsi in un viaggio che preveda una più lunga destinazione.

Lo sappiamo tutti: “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi”. Saranno oltre 14 milioni gli italiani in vacanza ed ecco quindi che le agenzie di viaggio e i tour operator hanno registrato un aumento del 5% nelle prenotazioni.  Inoltre, uno studio dell’ Osservatorio Astoi Confindustria viaggi ha rilevato che, calendario alla mano, molti italiani hanno prenotato con molto anticipo i loro pacchetti vacanze, ottenendo quindi ottimi sconti sul prezzo.

Insomma, gli italiani, popolo di navigatori e sognatori, riprendono a viaggiare, dopo i segnali di ripresa che il settore ha mostrato dal 2016. Non solo a viaggiare, ma a viaggiare in modo consapevole come afferma il presidente Astoi Nardo Filippetti: «Nonostante il clima fluido sul fronte dell’economia nazionale e rispetto al generale contesto socio politico, gli italiani manifestano, con rinnovato entusiasmo, la propria propensione a viaggiare», e aggiunge:  «È confortante constatare che molti di loro decidano di affidarsi a tour operator, garanti di viaggi senza sorprese spiacevoli e unici professionisti che si assumono la responsabilità per tutti i servizi offerti al cliente».

Infine, una ricerca realizzata da Italiani.Coop conferma che le vacanze sono una forte priorità per gli italiani: pur di viaggiare o fare vacanza  il 76% delle persone  intervistate è disposto a risparmiare su cene al ristorante, il 65% a sacrificare le spese per cultura e tempo libero e il 35% prova a risparmiare sul cibo, sul fitness e sulla cura del corpo.

Commenta il direttore generale di Ancc-Coop, Albino Russo: «Negli anni passati gli italiani hanno rinunciato ai viaggi per la crisi  ma adesso provano a risalire la china e appena hanno soldi in tasca li dedicano ai viaggi».

 

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Redazione