Paypal, la nota società che offre servizi di pagamento digitale e di trasferimento di denaro attraverso internet, ha deciso che a partire dal 25 giugno non garantirà più il finanziamento di progetti innovativi sulle piattaforme di crowdfunding.
Questa misura di tutela voluta dalla società è la conseguenza di numerosi tentativi di frode che si sono registrati nel 2015, come anche un sondaggio commissionato nello stesso anno dalla nota piattaforma di raccolta dal basso Kickstarter ha confermato. Stando a questa ricerca infatti, i reclami e le richieste di rimborso sarebbero pari al 9% dei progetti presentati.
Paypal, dunque, intervenendo sul contratto d’acquisto andando ad eliminare dalle condizioni di utilizzo la voce “protezione acquirenti”, eliminerebbe alla radice il problema delle contese tra i creatori dei progetti e i finanziatori.
Risulta evidente quindi come chi dal prossimo 25 giugno intenderà finanziare dei progetti innovativi di crowdfunding lo farà senza la tutela di Paypal, accollandosi di conseguenza tutti i rischi relativi a frode e altre tipologie di inconvenienti.
Questa modifica contrattuale potrebbe apportare delle notevoli conseguenze sul rapporto tra l’utenza e il mondo del crowdfunding proprio perché non ci sarà più Paypal a garantire il rimborso in caso di controversie o per tutti quei progetti che potrebbero andare incontro a un fallimento.