Avere una pensione alta è il sogno di tutti ma non impossibile. C’è infatti la possibilità di incrementare l’entrata mensile
Andare in pensione è un passaggio cruciale per tutti, non solo per ciò che concerne la documentazione e i tempi, ma anche per ciò che ci si aspetta di avere come entrata fissa mensile, per il resto dei propri giorni. Per questo motivo la cifra che viene stabilita ha un’attenzione particolare e non sempre fa fare i salti di gioia di chi la la riceverà.

Senza addentrarci troppo nei meandri dei calcoli che stabiliscono gli importi delle pensioni, c’è da mettere in chiaro che avere una pensione più alta è possibile e basta davvero fare una semplice domanda per ottenerla. Ovviamente anche in questo caso bisogna prendere una serie di fattori imprescindibili che andremo a spiegare qui di seguito.
Quello che è certo è che tutto è calcolato nei minimi dettagli e se si vuole ottenere qualcosa, bisogna rinunciarne ad altri. Cosa significa? Verrà compreso meglio nel paragrafo successivo.
Pensione più alta si, ma ad una condizione
Ottenere una pensione più alta è fattibilissimo ma riguarda solo una fascia di lavoratori, o meglio dire lavoratrici, perchè è a loro che si presenta questa opportunità. Il sistema previdenziale italiano è una macchina complessa che presenta clausole di ogni tipo e si intreccia in conteggi veramente infiniti, ma è certo che alcune donne possano ottenere una pensione più elevata presentando una specifica domanda all’INPS.

Tuttavia non finisce così. Come detto precedentemente, ottenere una pensione più alta comporta delle rinunce e in questo caso riguarda la rinuncia agli arretrati. Questo è particolarmente rilevante per le lavoratrici che rientrano interamente nel sistema contributivo, ovvero coloro che hanno iniziato a versare contributi dopo il 1995. In pratica, al momento del pensionamento, queste lavoratrici possono scegliere tra due opzioni:
1.Ricevere una pensione leggermente inferiore, ma con il pagamento immediato degli arretrati accumulati.
2.Optare per una pensione calcolata in modo più vantaggioso, rinunciando però agli arretrati.
La seconda opzione comporta una rinuncia agli arretrati, ma garantisce un importo mensile più elevato per il resto della vita. Questa scelta può risultare particolarmente vantaggiosa per chi prevede di vivere a lungo, poiché l’aumento dell’importo mensile compenserà ampiamente la mancanza degli arretrati iniziali. Ovviamente, chi lo può sapere?
Per usufruire di questa opportunità, è fondamentale presentare la domanda corretta all’INPS al momento del pensionamento. Si consiglia di consultare un esperto previdenziale o un patronato per valutare quale opzione sia più adatta alla propria situazione personale.