
Aumentano le pensioni d'invalidità: ecco per chi e di quanto - felicitapubblica.it
Più soldi in arrivo per le pensioni d’invalidità. Ecco chi vedrà aumentare l’importo dell’assegno e di quanto.
Buone notizie per titolari di una pensione d’invalidità. Lo annuncia la recente circolare dell’INPS, la numero 23 datata 28 gennaio 2025., che contiene la comunicazione ufficiale relativa agli aggiornamenti in materia previdenziale e assistenziale. Tra questi rientrano anche le pensioni di invalidità, anch’esse destinate ad essere adeguate al costo della vita.

Stiamo parlando, si sarà capito, della cosiddetta “perequazione”. In altre parole del meccanismo che si attiva per allineare gli assegni pensionistici agli aumenti del costo della vita. Il tutto allo scopo di tutelare il potere d’acquisto dei pensionati e limitare l’erosione dell’inflazione. Ogni anno dunque scattano rivalutazioni e adeguamenti.
Le rivalutazioni sono calcolate sulla base del tasso d’inflazione registrato nell’anno precedente. Anche nel 2025 dunque gli importi degli assegni andranno ad aumentare in modo da mantenere il potere d’acquisto delle prestazioni. Scopriamo dunque a chi spettano gli aumenti e a quanto ammontano i nuovi importi delle pensioni d’invalidità.
Pensioni d’invalidità, aumenti nel 2025: a chi spettano e di quanto crescono gli importi
Nel 2024 l’inflazione registrata è stata pari allo 0,8%. Di conseguenza gli importi delle pensioni sono stati aggiornati in questa misura. L’aumento non coinvolgerà le sole pensioni di invalidità ma anche quelle destinate a mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti, insieme ai limiti di reddito necessari per avere accesso a queste prestazioni.

La rivalutazione del 2025 ha fatto aumentare dello 0,8% gli importi delle pensioni mentre i limiti di reddito sono cresciuti del 1,6%. Vediamo perciò di quanto aumenteranno gli importi delle pensioni e degli assegni nel 2025 alla luce della rivalutazione. Rivalutazione piena per gli invalidi totali (100%), con l’importo che passa da 333,33 a 336,00 euro. Il limite di reddito aumenta invece da 19.461,12 a 19.772,50 euro.
Per gli invalidi parziali la rivalutazione non sarà piena invece (74%-99%): l’importo aumenta da 333,33 euro a 336,00 euro, con un limite di reddito che sale da 5.725,46 a 5.771,35 euro. Per quanto riguarda l‘indennità di accompagnamento l’importo passa da 531,76 a 542,02 euro, mentre per ciechi assoluti non ricoverati passiamo da 360,48 a 363,37 euro (limite di reddito aumentato da 19.461,12 a 19.772,50 euro).
Cresce l’importo (da 247,40 a 249,38 euro) anche per gli ipovedenti gravi, così come il limite di reddito salito da 9.356,39 euro a 9.506,10 euro. I sordomuti passano da 333,33 a 336,00 euro e il limite di reddito cresce dai 19.461,12 euro di prima ai 19.461,12 di adesso. Una importante novità introdotta quest’anno riguarda gli over 80, che potranno godere di una prestazione universale del valore di 850 euro mensili.
La prestazione è riservata a chi versa in gravi condizioni di bisogno assistenziale. Per beneficiarne bisogna avere un ISEE non superiore a 6 mila euro e essere titolari di indennità di accompagnamento. La misura potrà essere utilizzata per il pagamento di lavoratori domestici che svolgono mansioni di assistenza alla persona o per l’acquisto di servizi forniti da imprese specializzate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale.