Con l’avvento del nuovo anno iniziano gli studi di settore concernenti gli incrementi di spesa che ci troveremo a fronteggiare nell’immediato futuro. Una delle prime stime è firmata Codacons che ha elaborato il suo studio in base al quale emergono i primi elementi che non hanno molto di incoraggiante perché le previsioni dell’associazione dei consumatori fanno riferimento, nel complesso, a un rincaro totale per ogni nucleo familiare pari a 986 euro rispetto allo scorso anno. Una cifra alta di cui evidenzieremo di seguito gli ambiti coinvolti.
Tanto per cominciare, muoversi in automobile costerà di più per via del rincaro dei prezzi del carburante per cui bisogna calcolare un aggravio di 175 euro e per le tariffe delle assicurazioni per le quali si stimano 10 euro in più. Costerà di più anche il carrello della spesa, ci fa sapere lo studio dell’associazione dei consumatori: per i generi alimentari occorrerà mettere in preventivo 193 euro in più rispetto allo scorso anno, aumenti che riguarderanno anche il settore della ristorazione con una previsione di 28 euro in più. Oltre ai succitati rincari del carburante e delle assicurazioni automobili, costerà di più anche tutto il settore trasporti (treni, aerei, taxi, traghetti e tutti i mezzi pubblici) per i quali si calcola un aumento di 64 euro a famiglia. Anche viaggiare in autostrada comporterà sacrifici con un aggravio medio di 35 euro, soprattutto in previsione del fatto che i gestori autostradali hanno già presentato al Ministero dei Trasporti le richieste di aumento per l’anno nuovo.
Sul fronte servizi bancari spenderemo 16 euro in più ai quali si aggiungeranno i 7 euro aggiuntivi per i servizi postali. Non fa eccezione il settore energetico che già nell’ultima parte del 2016 aveva chiuso con il rialzo del prezzo del petrolio, andamento che il Codacons pensa proseguirà anche nel 2017, impattando sulle bollette di luce e gas che subiranno un nuovo rialzo di 29 euro.
Costerà meno il canone Rai che pagheremo 90 euro, ma la scuola subirà un rialzo dei prezzi pari a 45 euro per nucleo familiare per via delle mense, dei libri e dell’istruzione in generale. Non ne uscirà immune nemmeno il costo della sanità che lieviterà forse meno del previsto ma saranno comunque 37 euro in più che toccherà pagare.