Esiste una Germania fatta di ragazzi giovanissimi che osservano il Mediterraneo con preoccupazione e comprendono la tragedia quotidiana dei tanti migranti che vi perdono la vita. E che oltre a capire, agiscono, mettendo in campo strumenti e risorse, idee, sensibilità. È ciò che hanno fatto Jakob Schoen e Lena Waldhoff – 20 anni il primo e 23 la seconda – lanciando una campagna di crowdfunding con uno scopo ben preciso: acquistare un’imbarcazione da impiegare per il soccorso dei migranti caduti in mare.
Raggiungere l’impresa non è stato semplice, sono serviti in totale 300.000 euro (e due campagne di crowdfunding) per permettere alla Jugend Rettet di levare l’ancora. Al traguardo della raccolta fondi hanno partecipato moltissime persone, ma sembra che i fondi decisivi siano provenuti da due finanziatori importanti che hanno voluto – comprensibilmente – restare anonimi. Greenpeace Deutschland ha aiutato i ragazzi nell’organizzazione e nell’allestimento dell’imbarcazione che sarà la prima nave privata in assoluto a viaggiare tra le rotte mediterranee per soccorrere i migranti a rischio. Lunga 33 metri, la Jugend Rettet è in grado di contenere 100 persone oltre al personale di bordo composto da una squadra di marinai e una di soccorritori, senza dimenticare un nutrito gruppo di volontari che prenderanno parte alle operazioni di salvataggio.
Sul sito del progetto che ha dato vita alla Jugend Retter si possono leggere le motivazioni di Jakob Schoen che spiega come egli si identifichi con un gruppo avente il potere di cambiare qualcosa fra le tante che non funzionano, ben consapevole che la nave non possa essere una soluzione a lungo termine. Però preziosa, perché capace di salvare vite umane e occasione per una domanda, che il ragazzo vuole porre all’attenzione di tutti: «Perché al posto dei governi europei, sono i giovani, con una loro iniziativa privata, a doversi fare carico di questa missione?».