
Riscaldare il latte nel microonde? Non è una buona idea - felicitapubblica.it
Riscaldare il latte nel microonde è un errore: le conseguenze di questo sbaglio potrebbero essere anche piuttosto serie.
In molte case il forno a microonde è diventato uno strumento irrinunciabile. Rapidità e praticità lo rendono una soluzione ideale per riscaldare cibi e bevande in pochi secondi. Uno degli usi più comuni del microonde è quello di riscaldare il latte: a colazione, ma anche per la preparazione di caffellatte o biberon. Tuttavia, questa abitudine ormai consolidata potrebbe presentare dei rischi.

Sono ormai diversi gli studi sull’effetto delle microonde sugli alimenti e nel caso del latte dagli esperti arriva una messa in guardia su alcune possibili conseguenze. Lo conferma infatti la recente ricerca pubblicata dall’Università Complutense di Madrid dedicata al riscaldamento del latte con il forno a microonde. Dallo studio emergono tutta una serie di problematiche.
Latte, meglio non riscaldarlo nel microonde: i rischi non sono pochi
La prima criticità rilevata dagli esperti madrileni sta nell’alterazione del valore nutrizionale. Il riscaldamento ad alte temperature potrebbe alterare i valori delle vitamine e proteine contenute nel latte. Specialmente la vitamina B12, fondamentale per il sistema nervoso, può notevolmente ridursi quando il latte viene esposto a calore intenso e non uniforme. Il microonde può accentuare questo effetto.
Altre ricerche suggeriscono che le proteine presenti nel latte – come la caseina e la lattoalbumina – sono passibili di modifica ad alte temperature che vanno ad alterarne la struttura e ne compromettono la digeribilità. Ci sono poi dei rischi associati al surriscaldamento, viste le alte temperature generate dal microonde anche senza arrivare a un’ebollizione visibile.

Tra i rischi ci sono la possibilità di essere ustionati alla bocca o alla gola durante il consumo del latte: colpa del riscaldamento non uniforme del microonde, che potrebbe riscaldare una parte della tazza di latte ma non l’altra. In questo modo una parte della bevanda potrebbe risultare piuttosto tiepida e l’altra estremamente calda, aumentando così il rischio di bruciature.
Ma non è tutto: bisogna fare i conti con un fenomeno poco conosciuto come il cosiddetto “surriscaldamento ritardato”. Se riscaldiamo un liquido in un contenitore liscio e pulito, senza agitarlo. possiamo raggiungere temperature anche superiori al punto di ebollizione senza che si formino bolle. Quando mescoliamo o comunque lo mettiamo in contatto con un oggetto freddo potrebbe verificarsi una piccola esplosione.
Con questa esplosione inaspettata potremmo vederci venire addosso degli schizzi di latte bollente. Insomma: per non compromettere la qualità del latte e evitare possibili ustioni la cosa migliore da fare è riscaldare il latte in maniera tradizionale. Meglio usare una pentola o un pentolino a fuoco basso. Così facendo avremo un maggiore controllo sulla temperatura del latte.
Potremo evitare che il liquido bruci o perda i suoi nutrienti. Ottimale sarebbe mescolare durante il riscaldamento: aiuterà a distribuire uniformemente il calore. Per quanto riguarda il biberon, gli esperti consigliano di riscaldare il latte materno o artificiale a bagnomaria: è il metodo migliore per preservarne le proprietà nutrizionali e evitare il rischio di ustioni.