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Piccoli comuni: in Senato la legge per salvarli

Rischiava ormai di arenarsi la legge approvata all’unanimità dalla Camera il 28 settembre del 2016, quella il cui obiettivo era salvare i piccoli comuni (con meno di 5.000 abitanti) dallo spopolamento. L’ottima notizia è invece che questa legge approderà domani in Senato in modo da essere varata in modo definitivo entro una settimana.

Il disegno di legge stanzia di fatto un fondo da 100 milioni di euro nel periodo che andrà dal 2017 al 2023 e sarà fondamentale per finanziare le attività di quei piccoli paesi con i polsi legati dal Patto di stabilità. Una misura necessaria in Italia, se teniamo conto che i piccoli comuni sono precisamente 5.585 e in questi vivono 10 milioni di italiani.

Spiega Ermete Realacci, presidente Pd della commissione Ambiente alla Camera nonché promotore del provvedimento: «Si tratta di una legge bipartisan, nata a partire da una mia proposta di legge, cui si è collegata quella analoga della collega cinquestelle Patrizia Terzoni, che aiuterà l’Italia ad essere più forte e coesa, ad affrontare il futuro. È un’opportunità per tutto il Paese per un’idea di sviluppo che punta sui territori e sulle comunità e coniuga storia, cultura e saperi tradizionali con l’innovazione, le nuove tecnologie e la green economy. Mi auguro che ci sia un’ampia maggioranza anche in Senato».

In concreto, la nuova legge nata con l’obiettivo di salvare i piccoli comuni dallo spopolamento e quindi dalla loro estinzione, punterà sull’innovazione. Sì quindi ad opere che consentano la banda larga e a regolamenti efficaci sugli alberghi diffusi che sono una felice realtà da vivere e sostenere, tanto per cominciare. Ma i contributi serviranno soprattutto per la riqualificazione del patrimonio immobiliare che versa in stato di abbandono, per la manutenzione del territorio e in particolar modo riservando la priorità alla tutela ambientale, per la messa in sicurezza di strade e scuole, fino all’opportunità di acquisire case cantoniere per dare un aiuto concreto al turismo e alla promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta.

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Redazione