Nel mondo più di 500 milioni di ragazzi tra i 15 e i 24 anni vivono con meno di 2 dollari al giorno, e moltissimi di loro sono esclusi dai processi decisionali e sempre più esposti all’impatto delle crisi economiche. Questo è quanto emerge dal nuovo report di Oxfam “I giovani e la disuguaglianza: è tempo di rendere le nuove generazioni protagoniste del proprio futuro” lanciato nel quadro della campagna “Sfida l’ingiustizia”.
Tale rapporto evidenzia come siano proprio i giovani ancora oggi i più danneggiati dalle devastanti conseguenze della crisi economica internazionale incominciata nel 2008: il 43% della forza lavoro giovanile a livello globale è infatti disoccupata o vittima di retribuzioni inadeguate. In Italia, secondo i dati Istat, il tasso di disoccupazione giovanile, tra i 15 e 24 anni, ha raggiunto a giugno il 36,5%.
Come ha sottolineato la direttrice delle campagne di Oxfam Italia, Elisa Bacciotti: «Attraverso questo report lanciamo un appello ai leader mondiali affinché rendano i giovani veri attori e motore di un cambiamento da cui tutti possano trarre beneficio. Governi e società civile devono lavorare insieme ai giovani di tutto il mondo perché il peso dell’estrema disuguaglianza economica e sociale, che divide sempre di più il nostro pianeta, non schiacci le nuove generazioni in termini di accesso a servizi e diritti essenziali come l’istruzione, la sanità e il lavoro».
Nel nostro Pianeta ancora adesso circa 126 milioni di giovani, in particolare nei paesi poveri, sono vittime dell’analfabetismo, mentre in alcuni paesi le ragazze hanno una più alta probabilità di morire di parto che di finire gli studi.
Uno panorama complessivo che richiede una riflessione che parta proprio dalle nuove generazioni per trovare possibili soluzioni e nuove proposte.