Ammontano a 3 miliardi di euro i fondi stanziati nell’ambito del nuovo Programma Operativo Nazionale (PON) “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” per il periodo 2014-2020. I fondi verranno impiegati principalmente per il potenziamento dell’offerta formativa, il rafforzamento delle competenze degli studenti, l’innovazione degli ambienti di apprendimento e della didattica.
Il documento è stato illustrato ufficialmente, nei giorni scorsi, dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, alla presenza dei rappresentanti della Commissione Europea.
Lo stanziamento di oltre 3 miliardi di euro – di cui 2,2 miliardi finanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e circa 800 milioni dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) – coinvolgerà 3 milioni di studenti, 200.000 di adulti, 250.000 fra docenti e membri del personale della scuola e quasi 9.000 istituti scolastici. In particolare i fondi FSE potranno essere utilizzati per lo sviluppo delle competenze chiave e delle competenze trasversali degli alunni, il potenziamento delle competenze dei docenti e del personale della scuola, l’integrazione degli studenti, l’alternanza scuola-lavoro, l’istruzione degli adulti, l’internazionalizzazione delle scuole, mentre quelli relativi al FESR finanzieranno interventi sull’edilizia scolastica, sul potenziamento degli ambienti digitali e dei laboratori professionalizzanti, per favorire l’innovazione.
«Il nuovo PON sarà l’acceleratore delle politiche educative del nostro Paese», ha commentato il ministro Giannini. «Oggi si lancia uno strumento che permetterà ai grandi cambiamenti che abbiamo messo in atto con La Buona Scuola di dispiegarsi in pieno nel territorio. Il Programma 2014-2020 conta su risorse imponenti che dobbiamo assumere come indicatori di responsabilità politica e amministrativa. Abbiamo 3 miliardi di finanziamento, a cui si aggiungono i 16 miliardi previsti dalla Buona Scuola nel prossimo settennio. Sono risorse con cui potremo fare politiche efficaci ed efficienti sulla scuola».
Il ministro ha poi messo in evidenza una novità del Pon che «riguarderà, pur con gradazioni diverse e proporzionali al livello di sviluppo delle regioni, tutto il territorio nazionale. Questo ci consentirà di agire sul Paese nella sua interezza».
In particolare degli oltre 3 milioni di euro previsti, 2 miliardi andranno alle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), 193.000.000 alle regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna), 714.000.000 alle regioni più sviluppate (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Val D’Aosta e Veneto, Provincia Autonoma di Bolzano e Provincia Autonoma di Trento).