Se c’è una cosa, tra le tante che ci sono in Italia, che apre al dibattito, è il POS. Arrivano novità che (ri)accenderanno le polemiche
Amato dalle nuove generazioni e odiato dagli esercenti, soprattutto dai piccoli commercianti che non concepiscono l’utilizzo del bancomat per somme irrisorie. Se è vero che i soldi liquidi a breve scompariranno del tutto (o almeno è la sensazione che hanno in molti) è anche vero che ancora ci sono. Perché dunque ricorrere al pagamento digitale?
Il POS (point of sale) è ormai un elemento fondamentale nei sistemi di pagamento moderni, specialmente con la crescente diffusione di metodi senza contatto e wallet digitali. E’ quel sistema che permette di fare tutto con una carta (bancomat o carta di credito) senza dover ricorrere ai soldi materiali.
Un sistema che negli ultimi tempi ha subito un’accelerazione, sicuramente inevitabile e che sempre più si sta imponendo nei processi di compravendita, soprattutto con l’avvento degli e-commerce, metodo che sta “abituando” il consumatore a fare acquisti senza toccare soldi. Tuttavia non è tutto oro quello che luccica: questa pseudo comodità ha un costo e presto, stando agli ultimi aggiornamenti, aumenterà.
Brutte notizie dal circuito Bancomat
In Italia il malcontento legato ai costi delle transazioni con POS non tende a diminuire, tutt’altro: oggi è ancora più forte. Il motivo? Il circuito di pagamenti Bancomat ha annunciato un aggiornamento dei prezzi per le transazioni. A partire dal 1° luglio 2025, verrà introdotto un nuovo listino, che includerà commissioni più alte.
Da tempo, tutti i commercianti in Italia sono obbligati ad accettare pagamenti elettronici. Questa misura è stata introdotta per combattere l’evasione fiscale. Tuttavia nonostante la nobile causa non tutti sono d’accordo di “pagare” il servizio, soprattutto se, stando agli ultimi aggiornamenti, sono previsti rincari.
Cosa cambia con le nuove tariffe? Le commissioni varieranno in base al valore dell’acquisto: i piccoli pagamenti (per esempio per un caffè) avranno tariffe più basse rispetto a quelli di alto valore (tipo l’acquisto di un prodotto di lusso). L’obiettivo del cambiamento è rendere il circuito Bancomat competitivo a livello internazionale, anche attraverso integrazioni con servizi digitali come Apple Pay e Amazon.
Tutto questo come sempre ha delle conseguenze nelle tasche dei consumatori, e non solo degli esercenti. Anche perchè le banche (gli “acquirer”), che gestiscono i terminali POS per i commercianti, potrebbero decidere di trasferire i maggiori costi imposti da Bancomat sugli esercenti, i quali di riflesso potrebbero scaricare gli aumenti sui loro clienti.
Si teme inoltre che i guadagni degli esercenti si riducano ulteriormente, soprattutto in un periodo in cui i margini sono già erosi dall’inflazione.