La legge di stabilità del 2015 ha introdotto l’obbligo di possesso del Pos per esercenti e professionisti ed ha successivamente anche abbassato la soglia di accettazione del pagamento da 30 a 5 euro.
Sino ad ora non erano previste sanzioni per chi non lo avesse, ma ora commercianti e professionisti rischiano di essere multati e devono quindi fare i conti con una spesa che nessuno, introducendo la legge, ha tutelato.
Sostariffe ha fatto i raffronti dei costi per utilizzare il Pos scoprendo importi che possono arrivare addirittura a 5.400 euro l’anno.
Vediamo qui di seguito le varie voci di costo:
- L’acquisto di un Pos mobile (gestibile con uno smartphone, che di suo ha già un costo) ha un importo di circa 62 euro, ma si sale a circa 77 euro per un dispositivo fisso, collegato alla linea Adsl. Quest’ultimo costo è l’unico ad essere diminuito nel corso degli ultimi due anni;
- Una successiva voce di spesa per il Pos è il canone mensile che varia da 24 euro per la linea fissa a 14 euro per la mobile. Costi aumentati di circa il 10% rispetto al 2015;
- Il vero problema di spesa per i commercianti, però, è la percentuale da pagare alla propria banca per ogni transazione effettuata con bancomat o carta di credito. Infatti, se è vero che il denaro elettronico è sicuro, è altrettanto vero che la commissione da pagare è alta: circa il 2,5% dell’importo pagato con carta di credito (ma si può salire anche al 4%) e circa il 2% dell’importo pagato con bancomat.
Come rilevato da Sostariffe, dal 2015 le commissioni sono notevolmente aumentate: per i liberi professionisti il costo è lievitato del 7% per Pos mobile e del 37% per Pos fisso, per i negozianti è aumentato del 12% il primo e del 40% il secondo, mentre per i ristoratori l’aumento è rispettivamente del 6% e del quasi 40%.
Sostariffe si sbilancia e arriva ad affermare che tale incremento potrebbe essere stato una strategia attuata dagli istituti dopo l’entrata in vigore dell’obbligatorietà del Pos nel 2015: dato il probabile incremento di attivazioni e i costi minori dei Pos mobili, si è scelto di controbilanciare con una minor convenienza delle condizioni economiche. E siccome chi ha fatto la legge non ha posto alcun limite agli Istituti di credito per tutelare chi è obbligato a detenere il Pos, ne consegue che ognuno si è regolato per proprio conto.