
Caratteristiche del nuovo buono fruttifero - felicitapubblica.it
Come funziona il nuovo buon fruttifero di Poste Italiane? Ecco tutte le caratteristiche di questa nuova opzione risparmio.
Recentemente, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha lanciato una nuova serie di buoni fruttiferi postali, sostituendo il precedente buono 3×4. Questa innovazione rappresenta un significativo aumento del rendimento annuo lordo a scadenza, fissato al 42,576%. In un contesto di tassi d’interesse in evoluzione e con una crescente domanda per strumenti di investimento sicuri, questo buono si presenta come un’opzione interessante per i risparmiatori italiani.
Il contesto attuale del mercato e il nuovo buono 3×4
Negli ultimi anni, il mercato dei titoli di stato e degli strumenti di investimento a reddito fisso ha subito cambiamenti notevoli. Con l’emissione dei BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) e delle obbligazioni corporate, gli investitori hanno a disposizione diverse opportunità. Tuttavia, i buoni fruttiferi postali continuano a mantenere una posizione di rilievo grazie alla loro sicurezza e alla garanzia dello Stato Italiano. La nuova serie del buono 3×4 si inserisce perfettamente in questo contesto, offrendo un rendimento competitivo rispetto ad altre forme di investimento.
Il nuovo buono fruttifero postale ha una durata totale di 12 anni, suddivisi in quattro trienni. Questi titoli vengono emessi su base giornaliera, il che significa che non ci sono finestre temporali specifiche per la loro sottoscrizione. Ogni buono è emesso “alla pari”, quindi per il 100% del capitale investito. La CDP, controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, è l’emittente, mentre Poste Italiane si occupa della distribuzione.
Tra le caratteristiche più apprezzate di questo nuovo strumento vi è il modesto taglio di sottoscrizione: è possibile investire a partire da soli 50 euro, un importo accessibile a un ampio pubblico di risparmiatori. Inoltre, la garanzia statale sui capitali investiti offre un ulteriore livello di sicurezza, rendendo il buono fruttifero un’opzione attraente per chi cerca stabilità e protezione del capitale.

Le condizioni contrattuali
Uno dei punti di forza del nuovo buono fruttifero è l’assenza di costi di gestione. Questo significa che non ci sono spese legate all’acquisto o al rimborso, a parte le imposte fiscali applicabili. Le principali condizioni fiscali sono:
- Ritenuta sugli interessi lordi: 12,50%
- Imposta di bollo sul capitale: 0,2%
Queste condizioni favorevoli lo rendono un prodotto di risparmio particolarmente interessante per i piccoli investitori. È importante notare che i buoni fruttiferi postali non possono essere dati in pegno né ceduti a terzi, salvo in caso di morte del titolare o successione a titolo universale. Inoltre, possono essere sottoscritti solo da persone fisiche, con la possibilità di cointestazione fino a un massimo di quattro persone, tutte maggiorenni.
A partire dall’11 febbraio 2025, la nuova serie del buono 3×4, identificata con il codice TF212A250211, offre un tasso nominale annuo che varia nel tempo. Nella Tabella C del Foglio Informativo di Poste Italiane, si possono osservare i seguenti tassi:
- 1,00% lordo dal 1° al 3° anno;
- 2,00% lordo dal 4° al 6° anno;
- 3,77% lordo dal 7° al 9° anno;
- 5,28% lordo dal 10° al 12° anno.
Questi tassi sono competitivi e offrono un chiaro incentivo a mantenere l’investimento per tutta la durata del titolo. La Tabella B delinea il tasso effettivo annuo alla fine di ciascun periodo di possesso, evidenziando un incremento costante del rendimento.
L’introduzione di questa nuova serie di buoni fruttiferi postali da parte di CDP rappresenta un tentativo di attrarre investitori in un contesto economico caratterizzato da incertezze e tassi d’interesse in continua fluttuazione. Sebbene le obbligazioni corporate e i BTP siano alternative valide, la stabilità e la garanzia statale rendono i buoni postali un’opzione di investimento particolarmente sicura per il cittadino medio..